— 259 — data da Matteo Grimani, fece prigionieri 150 isolani di Mezzo, mettendo a sacco quell’isola. — Nell’anno 1570, la flotta turca fa molti schiavi nel territorio ragiiseo. Nella tema di più serie conseguenze, la Repubblica assunse al proprio servizio Saporoso Matteucci, nobile di Fermo, rinomato ingegnere militare, per costruire il bastione di Santa Margherita e fortificare di nuovo la città. I negozianti ragusei spinsero il traffico per tutta 1 antica Tracia, e perfino nell’ Asia minore. Colonie commerciali ragusee si trovavano : a Sarajevo, Novipazar, Belgrado, Vidin, Bukarest, Adrianopoli etc. — Basilio III imperatore, aveva chiesto ai ragusei ottanta piloti e tre capitani di mare. — Ai Normanni di Napoli ed alle Crociate somministrarono galere armate. — Strinsero trattati commerciali : nel sec. XII, con Molfetta, Pisa, Ancona, Fano ; indi (sec. XIII), con Recanati, Fermo, Rimini, Ravenna, Ferrara, Siracusa, Messina, Barletta ecc. Damiano di Giuda, *) patrizio raguseo, spirato l’anno del suo priorato, non volle scender dal seggio, nè permise si raccogliesse il senato per eleggere il priore, che avrebbe dovuto succedergli. — K perciò, la nobiltà ragusea in segreta cointelligenza coi veneziani, lo attirò sotto il pretesto di invito a mensa in una galera veneta, dove Damiano, accortosi del tranello, si spacca il capo. — Da quell’epoca (1204-1358), Ragusa soggiacque al regime dei Conti veneti. — Lo statuto (1272), venne elaborato, sotto il settimo dei suoi Conti veneti, Marco Giustiniani, sulla base dell’esistente diritto consuetudinario. — Nell’anno 1292, un incendio distrusse la città, che nella rifabbrica venne intieramente riordinata. Nel 1329, fu aggiunta una nuova cinta alle mura e vennero ristaurate quelle dalla parte del sobborgo Pille. — Nell’anno 1358, sciolto ogni patto con Venezia, si mise Ragusa sotto la protezione di re Lodovico d’ Ungheria. Nell’anno 1400, alcuni giovani della nobiltà erano entrati in segrete cointelligenze coi vicini bosnesi. — Scoperta però la trama, i rei furono puniti di morte. — Già nel secolo XI, i Ragusei elevarono la propria sede vescovile, trasportata da Epidauro, a metropolitana. — In seguito a voto fatto, venne eretto a Lacroma un monastero benedettino. — A Ragusa, sarebbe stato festevolmente accolto San Francesco d’Assisi, che reduce dalla Soria, vuoisi abbia fondato a Ragusa un Convento del suo ordine. Tale tradizione è comune anche pei Conventi francescani di Zara e Spalato. — Più tardi, eressero i ragusei un Convento pei Padri Domenicani. *) V. „11 conte Giovanni Dandolo e il dominio veneziano in Dalmazia ne’ secoli di mezzo“ Contributo alla Storia dei Municipi dalmati, a pag. 4 e seg. — I: „Damiano Giuda" del prof. Giuseppe Gelcich - Trieste - Tip. Caprin 1906. — L’egregio autore, che pel medioevo dalmata è una vera autorità, pubblica in chiusa dell’ interessante monografia, dei documenti, riportati da diverse Collezioni.