— 206 — (1683); il mezzo perfiero (1801); lo scudo, coniato verso la metà del secolo XVIII; il ducato, egualmente; il visiino; il tallero rettorale ed in ultimo la libertina (1791-1795). Monete d’oro non furono coniate, abbenchè ne fosse stata decretata l’emissione nel 1515. — Due esemplari di monete d’oro ragusee — forse modelli o pezzi di saggio — conservansi nel gabinetto numismatico della Corte di Vienna. — Prima dell’a. 1626, le monete di Ragusa non portavano l’anno di loro emissione. % * * Per quanto concerne la parte topografica, si noti particolarmente : Borgo Pille: dall’ingresso arcuato, a torrione, col tabernacolo dì San Biagio, li il più importante sestiere di Ragusa, tutto olezzante di rose ed ornato di palme. — Ha un artistica fontana a cupola, di stile orientale. Svolgonsi anche per Ragusa, per ciò che concerne la parte descrittiva, brevissimi cenni, mentre — come si disse — maggiori dettagli non comporta l’argomento nè lo scopo del presente lavoro. Per descrivere degnamente Ragusa, coi suoi monumenti, che rappresentano concezioni e combinazioni di arte e stile di genere diverso, ci vorrebbe : il vecchio criterio artistico di Leon Battista Alberti, con la penna moderna di Edmondo de Amicis. Nel sobborgo di Ploce, si scorge il romantico, soppresso Convento benedettino di San Giacomo, (,,San Giacomo alle Olive“) la cui fondazione risale al sec. XIII, mentre la Chiesa venne eretta nel XV ed il monastero nel XVI secolo ; dove giacciono le mortali spoglie del Tuberone e del Giorgi ; quindi, la spelonca di Bete, ove il matematico Marino Ghetaldi scendeva a fare esperimenti cogli specchi ustori. Ragusa si presenta all’ esterno, nella sua classica architettura militare. Nell’interno, ha lo Stradone, fra due file di case e palazzi; lateralmente, altre contrade e viuzze a scalinate. Sulla vetta del monte Sergio, c’ è il Forte Imperiale, eretto dai francesi ; il forte di San Lorenzo, *) nel sobborgo Pille, fabbricato dalla repubblica ragusea nel 1038. — Le grandiose mura furono costruite dal sec. XII in poi; il forte Revellino nel 1463; la torre Mincetta, opera compiuta nel 1464, da Giorgio Orsini, detto Dalmatico, l’architetto della Cattedrale di Sebenico e del palazzo dei Rettori di Ragusa. — Le fortificazioni di Ragusa sono opere notevoli dei: Mala-testa, Antonio Fe'rramolino, Michelozzo e Saporito Matteucci. (V. ,,La Cattedrale di Sebenico ecc.“ di Mons. Fosco, pag. 40 — Sebenico 1893 e F. G. Jakson architetto inglese, nell’Annuario dalmatico Zara Tip. Artale 1885. „City Walls of Ragusa With Minceta Tower“ page 146 — „Dalmatia“ di Maude M. Holbach). La facciata severa della Chiesa *) „Non bene prò foto libertas venditur auro“ sta scritto sulla piccola porta d’ingresso del forte.