— 254 ~ I vini di Curzola ,,Grk“ e „Peceno“ sono una specialità fra i vini dalmati, essendo assai raccomandati, particolarmente il primo, come vino medicinale, per le malattie dello stomaco e degl’intestini. — All’insulario di Curzola, appartengono : l’isola Cazza, e l’isola Cazziola, coperte di cespugli e, per quanto sembra, disadatte a qualunque altra coltura. Nel villaggio di Lombarda, venne nel secolo scorso, nella località ,,Koludrt" rinvenuta una lapide con iscrizione greca, con nomi di famiglie, forse dei primi colonizzatori dell’ isola. La lapide stessa trovasi nel Museo nazionale di Zagabria. (V. ,,Kurzer Auszug aus der Geschichte der Stadt „Curzola auf der gleichnamigen Insel in Suddalmatien“ verfasst von Ka-nonicus Don Maximiliau Bodulic — Curzola — 1911 ; k. u. k. Hofdru-ckerei H. Gusek in Kremsier, nonché: Klaic —Povjest Hrvata. pag. 15). I^agosta (Lastovo), coi 25 scoglietti, detti scogli Lagostini (Vrhov-njaci), ha il monte Hum con la cima di San Giorgio ed i porti : Porto Rosso, Porto Lago, e Porto Chiave. — Il fortilizio di Vela Glavica venne eretto dai francesi. — Souvi pochissimi avanzi e ruderi di città, nel porto di San Pietro. L’origine delle città della costa dalmata è in generale remota tanto, che nella loro fondazione, più della storia autentica predomina la leggenda, spesso di classica antichità. Così, Lagosta viene dai più vecchi scrittori descritta come /’ omerica isola di Calipso. Anticamente : Ledesta e Ladestris e gli abitanti nomavansi Ladestini. — Nel sec. VII apparteneva ai Narentini ; nel 997 fu occupata da Pietro II Orseolo. — Giusta Serafino Razzi, Storia di Raugia (Lib. Ili, fac. 158), di quest’isola sarebbero stati Signori i Templari e poscia gli Ospitalieri. Nel sec. XIII, passò a Ragusa (liomines de Lagosta se et insulam ipsam voluntarie dederunt Communi Ragusì), quantunque il Luccari accenni, esistervi una versione non addimostrata debitamente, essere l’isola stata venduta a Ragusa dal Serbo Stefano Nemanja. — Nel 1278, ricordasi „Johannes de Volcis, comes Lauguste“, pel comune di Ragusa. — Anche Lagosta aveva proprio statuto. — (Commune Racusi juravit mantenere omnes suas autiquas consuetudiues). — Non mantennero però il giuramento i Ragusei, ed addì 10 Aprile i486, limitarono i poteri del Conte, lasciandogli solamente la giudicatura di prima istanza per gli affari giudiziari. — Nel 1523, il Consiglio di Ragusa, di moto proprio, accordò a tutti i ragusei il diritto della cittadinanza Lagostina. Ai 23 Novembre 1601, furono dal Consiglio di Ragusa soppressi tutti i privilegi dei Lagostini. — Tale misura ed il contegno prepotente dei Conti ragusei sull’isola, determinarono la congiura del mese di Maggio 1602, in cui cinquanta fra i più ragguardevoli isolani, condotti dai sacerdoti Francesco Lasman Paskvalicevic e Martino Luguteg, convenuti nella chiesa della Madonna dei Campi, solennemente stabilirono di dedicarsi a Venezia. — I congiurati occuparono il forte ; fu cacciato il conte ragusino Serafino Zamagna e costituito un governo locale. — I Ragusei armarono le loro galere con