144 UNGHERIA ziosa figurina di Otto, l’attuale pretendente alla corona, all’età di quattro anni. Entriamo nella sala da pranzo della regina Elisabetta, le cui pareti sono tappezzate di damasco a fondo azzurro. È qui un quadro di Lotz con il motivo ungherese della puszta : il « csikós », ricoperto di una pelle selvaggia a guisa di Fauno antico, domina la raccolta dei suoi cavalli alti, snelli, avidamente annusanti ; in lontananza si scorge uno dei caratteristici pozzi a bilanciere. Ancora nella stessa sala si trova una pittura di Teleki, che ha per soggetto la bellezza del Tàtra : in una stretta valle incassata fra i monti, un laghetto azzurro riflette un lembo di cielo. Più in là è un quadro di Molnàr intitolato « Occhio di mare sul Tàtra », anche qui un laghetto fra i monti : pochi sassi affiorano sulle acque verdastre, mentre sui macigni saltano agili camosci, ebbri di libertà. Seguono le sale riservate al caffè e ai fumatori. In una sala un quadro di Lotz rappresenta la incoronazione di Francesco Giuseppe e di Elisa-betta, avvenuta nel 1867, nella chiesa dell’ Incoronazione o chiesa di Mattia Corvino. È intorno una folla entusiasta, tra cui spiccano il conte Andràssy, il Principe Primate Giovanni Simon e il Nunzio di Roma. Nel gruppo dei Ministri si riconosce Francesco Deàk il grande fautore della