— 232 — Marianorum“) lina certa autonomia. — Fra questi ricordansi : Rusin (1065-1074) e Giacomo (1076-1078), forse della famiglia dei dinasti Kacic. — Nel 1102, sotto Colomano, il territorio erasi esteso, oltre Duvno, fino al fiume Rama. — Nei secoli XII e XIII veniva chiamato ,,Krajina“ e, giusta il prete Diocleate, estendevasi da Duvno fino a Ragusa. — Ne erano signori i Conti Kacic, che risiedevano prima in Almissa e poscia a Macarsca. In linea ecclesiastica, apparteneva nell’anno 1191 all’arcidiocesi di Spalato la „parochia Almisii usque ad Mucarum et usque ad flumen Narente et totani Rastizam“. — Però, i Kacic avevano tendenze patarene e contro di essi fu nel 1221 organizzata una specie di crociata. Appunto per lo scopo di estirpare l’eresia dei patareni, venne al principio del XIV secolo riattivato il vescovo di Macarsca, e nel 1320 ricordasi Valentino vescovo di Macarsca, che però nel 1324 dovette passare in Almissa, essendo la Krajina passata al bosnese Stefano Kotromanié. — Invece dei Kacic, ebbero in tal epoca una posizione assai influente i Conti Bogovcic, di cui verso il 1350, ricordansi Mrdesa e Radivoj e poi i figli di quest’ultimo: vojevoda Juraj e Knez Vukic, i quali nel 1408 ricevettero in dono dal re bosnese Ostoja, di cui erano fautori, Almissa colla parte marittima della Zrnovnica. — Caduto il reame bosnese, fu signore del teritorio Zarko Vlatkovic, duca di Hum, che con diploma ddo. Clissa 10 Settembre 1468, permise ai francescani di stabilirsi nei monasteri di Macarsca e di ZivogoSce. — Verso la fine del XV secolo la Krajina con Macarsca cadde in potere dei turchi. — Sotto il dominio dei turchi, nel 1500, fu primo Conte: Juraj Markovic Kacic „Knez Krajine i Agustinove Humske“ vale a dire del territorio di cui nell’anno 1488 era signore Agostino Vlatkovic, noto sotto il nome di „Agustin humski“. Nell’anno 1646, gli abitanti della Krajina si dedicarono volontariamente a Venezia, cui rimasero fedeli fino alla sua caduta nel 1797. — Al principio della dominazione austriaca, il generale Matteo Rukavina aveva fatto arrestare Giovanni Pavlovic-Lucic e l’avvocato Dismanic, che si erano politicamente compromessi, facendoli tradurre nel convento di Visovac sul fiume Kerka. — Nell’anno 1815, gli abitanti di Macarsca furono desolati dalla peste bubbonica, che su 1575 abitanti ne distrusse 555. — Venne poi negli anni seguenti 1816 e 1817 il flagello della fame, in cui rifulse la grande opera di beneficenza del Vescovo Fabiano Blaskovic. Nicolò Biancovich, Vicario dell’Arcivescovo di Spalato, venne nel-l’anno 1696, nominato vescovo della piazza di nuovo acquisto Macarsca. E suo lavoro la versione „illirica“ del Sinodo diocesano del Cosmi. Fece fabbricare, nel 1679, la Chiesa ed il Convento di San Filippo a Spalato. Nacque li 15 Agosto 1645, e morì ai 10 Agosto 1730, in concetto di santità. -— (Circa 11 Vescovo Bjankovic, V. pag. 65 e seg. dell’ opuscolo di Nicolò Alacevic : „Slavni i zasluzni Muzevi. Makarska i Primorje. Izlet