— i4i — pascoli promiscui dalmato-licani ; — modificata, in seguito alle Commissioni miste degli anni 1887 e 1888, con la Convenzione di Gospié e riferibile ordinanza esecutiva, con prospetti tabellari per ogni singolo pascolo. Il mare di Novegradi è, come quello di Karin, ricco di crostacei e di pesci. Nei due mari e nel Canale della Montagna trovatisi quantità enormi di Mitili, detti in italiano „pidocchio“ ed in islavo „dagnja“, saporitissimi. Le ostriche di Novegradi, come quelle di Stagno, sono una delicatezza, di rinomanza europea. — Nel mare di Novegradi si esercita, in grande, la pesca del tonno. Fra Novegradi e Nona, sulla cima di un monte, che dista una decina di chilometri dal mare, evvi un acqua acidula („nakisela voda“) che nomasi „Bobilka", così fredda, da doversi anche nei più grandi calori estivi, sorseggiare lentamente. Cvijina Gradina. Nell’a. 1903, vennero scoperti presso Kruievo, gli avanzi di un tempio romano (V. „Rassegna Dalmata“ N.o 31 e 33 ; Aprile 1903), nel sito denominato „Cvijina Gradina“, fra il monte Velebit, i mari di Novegradi e Karin, le valli e colline di Medvidje, l’antica Hadra. — Fra gli oggetti più importanti, rinvenuti sulla piattaforma superiore della Gradina, vanno annoverati anzitutto i frammenti di una statua di Venere, in marmo greco, probabilmente la divinità, cui era dedicato il piccolo tempio, ed una tavola mensoria, con le misure per liquidi e granaglie. — Da questi ritrovamenti, e da parecchie lapidi, monete ed altri oggetti rinvenuti, sembra essere esistita sulla collina una piccola città, che sarebbe stata in fiore nel secondo, terzo e quarto secolo dopo Cristo. — Nulla però ancora si può asserire della sua denominazione, come neppure stabilire se si tratti eventualmente di Argyrun^um o di Clambetae. — Di là, passava probabilmente la strada romana per Burnum, che avrà anche toccato altre località, dove si trovano antiche rovine finora inesplorate, nei pressi delle attuali località di : Obbrovazzo vecchio, Babingrad, Bilisane, Bojnik, Klisina, Starigrad, Velika Gradina, Zelengrad etc. etc., dove dovrebbero trovarsi antichità celtiche, romane, bizantine e medioevali di grande importanza. Knin, vecchia fortezza ; antica sede vescovile e città regia croata. — Era forse l’„Arduba“, distrutta da Germanico nell’a. 9 d. Cr. — Nei ricordi croati si trova il nome di „Tenen“ nel X secolo. — Nel 1078, tro-vavasi a Knin il re Demetrio Zvonimiro. — Fu residenza dell’ultimo re croato Pietro Svacic e sede di una Zupania. — Il vescovo di Knin era primate del regno di Croazia ed abitava nella villa vescovile di ,,Bisku-;pija" presso Knin ; lì presso, nella località ancor oggi nomata „Capitolo“, c’ era il Capitolo dei Canonici, di cui scorgonsi le ruine, ammantate di ellera, a pochi passi dal ponte della ferrovia, presso la odierna borgata