— 371 — VI. Parole di Nicolò Tommaseo. Dagli „Studi Critici“ di N. Tommaseo*) (Venezia — Tipi di Giorgio A. Andruzzi, anno 1843). Parte II, pag. 315-317. Ecco le parole del nostro Grande, che dicono più di un libro : ,,E nel rivedere i miei, visitai parte delle coste dalmatiche : squallide le più, se non i dintorni di Ragusa e di Cattaro, e Spalato, e Traù e le Castella; squallide, e potrebbero ornarle e arricchirle e farle irrigue le foreste sul dorso de’ poggi e de’ monti. Ma degli abitanti taluni trovai più di prima solleciti del perfezionare le sì neglette colture ; solleciti delle antichità patrie, e della purità del-l’illirica lingua, miseramente straziata nelle città : trovai le lettere, la musica, la pittura, la botanica avere pochi sì, ma più ferventi e felici cultori di prima ; trovai più vivamente sentite certe calamità, eh1 è principio a cercare i rimedi. Mi parvero segnatamente notabili le varietà del paese tante ; che, neglette o abusate, sono sventura tremenda; signoreggiate da provvida volontà, son valido strumento di bene. Variato il terreno di montagna ignuda, di poggio ridente, di pianura, di valle, di spiaggia, d’isola, di penisola, di paduli ; vicina Italia, Germania, Grecia, Turchia; e delle razze: illirica, italiana, greca, turca, ungherese germogli; e dell’italiana: pugliesi, toscani, veneti, bergamaschi; note più o meno le lingue : slava, italiana, latina, tedesca, francese ; il rito greco e il cattolico; l’alfabeto latino, il glagolitico, il serbo; rovine romane, *) Nel giorno di mercoledì 22 Marzo 1882, Venezia inaugurò, in Campo di Santo Stefano, il Monumento a Nicolò Tommaseo, nato a Sebenico nel 9 Ottobre 1802, morto a Firenze nel 1 Maggio 1874. Il Monumento stesso, è opera dello scultore Commendatore Francesco Barzaghi. In quest’ incontro, il ff. di Sindaco, Conte Dante di Serego Allighieri, mandò un saluto a Sebenico, patria del Tommaseo, ed alla Dalmazia, con cui Venezia ebbe per tanto tempo comuni le sorti. Pel Municipio di Sebenico, rispose degnamente il Cav. Giov. Battista Fontana di Valsalina, e con adeguate parole, anche l’altro dalmata Cav. dott. V. Grubissicli „di Sebenico, cittadella al mare, dove lo stupendo Kerka si sposa con l’adriaca onda ; che vantasi anche luogo natale degli antenati di Andrea Schiavone, dei Veratizio, di Roberto dei Visiani“ ecc. (V. l’opuscolo: „Comune di Venezia — Discorsi pella inaugurazione del Monumento a Nicolò Tommaseo“ ecc. Venezia; Stab. Tip. di Giov. Cecchini, 1882).