— 340 — Vedesi un fortino di costruzione turca anche presso il porticello di Canj. — Ancora dai tempi vecchi sonvi tre ponti ; a Gjurmani ; sul torrente Velipotok, che scende da Brca ed il terzo sul torrente di Zurjevo, affluente del fiumicello Zeljeznica. — Ritengono alcuni, essere gli stessi piuttosto di costruzione romana, anziché turca, come sostiensi. — Dalla parte di ponente c’ è il Golobrdo, dove anche sotto il regime turco c’ era una batteria fortificata. Nel circondario di Spizza („valle di Spizio“) vi sono traccie di vita romana; tumuli preistorici („mogile-gomile-gromile“); sepolcri di patareni, dalle lapidi massiccie. — Si rinvennero, scavando accidentalmente il terreno, in più e più luoghi, monete illiriche e romane, fibule, armille, spilloni, vasi ecc. Un braccio di terra, che sporge nel mare, nasconde a Sutomore la vista della campagna di Antivari. — Sull’estremità di questo braccio, scorgonsi le ruine del monastero di Santa Maria di Ratac, il cui nome dovrebbe derivare da Rat, voce slava, che significa punta marittima. — Vuoisi, che nelle sue origini il convento di Ratac sia stato eretto e dotato dai signori serbi. — Negli scritti del Ljubisa (Stjepan Mitrov Ljubisa — ,,Spisi“ ; Edizione Belgrado 1888, pag. 140 e 141) si legge, circa il convento di Ratac, Ratac od Rt: ,,kako kome ljepse na uhu zvuci“, come la chiesa ed il monastero siano stati eretti dal serbo Re Milutino o da sua madre Elena, nell’anno 1310, con dotazione di molti terreni nel circondario di Antivari e nel Comune di Pastrovic, come lo accerta il documento esteso nella città di Nerodimo (,,u Nerodimu gradu“) sconosciuto però allo storico di Cattaro M. Bolis, che di Ratac scrive in modo incerto. — (V. anche Jiricek: — Landstrassen etc. p. 64). Non riscontrasi però nelle attuali rovine alcuna memoria serba, ma tutto parla del celebre convento benedettino, noto sotto il nome di Rote-cium (Rotec), che nei primi tre secoli del nostro millenio era il più ragguardevole pellegrinaggio dell’ Adriatico. — L’abate commendatore di Rotecio era esente da giurisdizione episcopale ; signore territoriale immune, con ispeciali titoli e prerogative. — Deve ritenersi però, che il convento benedettino sia stato costrutto sopra più vecchi fabbricati. Presentemente — fra le pittoresche ruine — scorgonsi le arcate eleganti, i portici conventuali, le volte larghe e massiccie, tutto con l’impronta dello stile romanico dei ricchi conventi cattolici del medievo. — Un caratteristico profilo spicca sulla piccola cappella, che sembra fusa e sta sospesa sui ruderi, fra cielo e mare. — Nulla scorgesi di bizantino, forse esistente nelle parti inferiori, che sarebbe prezzo dell’ opera lo scoprire. Presso la interessantissima suaccennata cappella, di fronte alla punta di Volovica, a picco di uno scosceso dirupo prospettante il mare, una quarantina di anni fa dicesi scoperto un tesoro, consistente a memoria di popolo di 33 ,,oke“ di ducati d’oro. — Gli scopritori, dei quali ancora qualcuno