— 9i — concedeva a Lampridio arcivescovo di Zara il pallio, e dichiarava la sita sede metropolitana. Tre anni dopo, Adriano IV, dichiarava la Dalmazia soggetta al patriarcato di Grado, di che gli abitanti di Zara erano malcontenti, a seguo che nel 1161, per suggestione di Stefano III Re d’Ungheria si rivoltarono. —• Poco stante, il Doge Vitale Michicli II, sconfitti gli ungheresi, la espugnò, imponendo por Conte l’espulso Domenico Morosini (a. 1166). Per Arbe, fu nominato Conte, Nicolò figlio del Doge, che sposò la figlia di Re Ladislao II. Emanuele Comneno, smanioso di ristabilire in occidente il dominio imperiale, spedì un esercito in Dalmazia e Niceforo Caluffa ridusse in soggezione Clissa, »Seardona, Ostrovizza, Sebenico, Traù, Spalato e la riviera di Macarsca (Lucio Op. cit. 1. Ili C. IX e X; Cattalinich Storia della Dalmazia t. Ili p. 5*6). — Dopo la morte di Emanuele, Re Bela III tolse ai greci i luoghi invasi e fece ribellare Zara. — Il Doge Enrico Dandolo promise 1’ ajuto di Venezia ai Crociati, se 1’ esercito dei Crociati lo ajutasse a ricuperare Zara. — I condottieri dei Crociati aderirono, e l’8 di Ottobre del 1202, salpò dalle lagune la più bella e poderosa flotta che mai fino allora comparisse nell’Adriatico. Erano trecento vascelli con quarantamila combattenti, quando il giorno 10 Novembre arrivarono sotto le mura di Zara, che dopo cinque giorni dovette arrendersi. — Appena nel giorno 7 Aprile del 1203, la flotta mosse alla volta dell’ Oriente. — E per tener in rispetto gli scorridori, i Veneti rizzarono un castello nell’ isola di Malcouseio, di riscontro a Zara. Andrea III d' Ungheria, rinunziò con trattato del 1216 ogni sua pretensione su Zara, a favore di Venezia. Nel 1242, Zara tornò a francarsi, cacciando il Conte Giovanni Michiele, e mettendosi come al solito sotto la protezione dell’ Ungheria (Andrea Spalatino Chronica Daini.). — Venne ripresa da Renier Zeno ed ebbe per nuovo Conte Michiei Morosini. — Bela IV, fece alla Repubblica, nuova rinunzia di ogni pretesione su Zara. — Ma, nel 1311, Zara nuovamente si sottrae al dominio di Venezia e commise la propria difesa a Mladino di Bribir ; dovette però capitolare a discrezione. — Alcuni anni dopo, con la dedizione di Traù, Sebenico, Spalato, e Nona, la Dalmazia Romana fu per intero ricuperata. — Nel 1346, i Zaratini invocarono 1’ ajuto di Lodovico Re i’ Ungheria, ma sopragiunsero quaranta galere venete, con buona truppa, guidata da Mariti Faliero. — Gli Ungheresi furono debellati. — Nel giorno 15 Dicembre, Zara si arrese a discrezione e Marco Giustinian tenne il reggimento come Conte e Capitano (V. Rc-manin — Stor. docum. di Venezia). Re Ludovico non poteva rinunziare a stendere lo scettro sulle perdute marine e perciò la Repubblica per provvedere alla sicurezza dei propri possedimenti in Dalmazia, nell’anno 1352, ottenne dalla Vedova del Conte