Arbensis et Kessensis comes«. — Egualmente, trovasi citato anche il comi-tatus di Clissa. Sotto il dominio Veneziano, oppure sotto l’influenza dei re Ungarici e slavi, invece dell’ elezione, spesso subentrava la nomina da parte del sovrano protettore. In un documento papale del XII sec. il comes di Spalato viene chiamato ,,,Podestà" (Potestas), titolo questo già usato nelle città italiane. Nel 1239, g™ troviamo invece del comes eletto, un podestà dall’ Italia. Nel XIV sec. troviamo di nuovo adoperato il titolo di comes pel podestà. — E qui, giova osservare che il titolo di podestà è di origine italiana, mentre invece i membri dell’ aristocrazia locale dalmata, special-mente a Spalato, preferivano il titolo antico di Conti. — Però, non si riscontra una giusta regola, e nei sec. XIII e XIV i due titoli di Conte e podestà si scambiano. — Di frequente, quale sostituto del comes riscontrasi un vice-comes od un vicarius. b) Il Vescovo. Ancora prima del priore, e già dal X sec., viene il vescovo indicato come una persona di particolare importanza nel conrune. — Spesso, si vede il vescovo alla testa della cittadinanza, specialmente nei casi in cui la stessa si dedica ad una potenza straniera, oppure nei trattati internazionali. — A favore poi della chiesa aveva larghissimi diritti, garantiti. — Si serviva anche delle scomuniche, specialmente nei casi di diritto di spiaggia e ciò in corrispondenza alla legislazione ecclesiastica del sec. XIII Riscontrasi anche ripetutamente nei consessi giudicanti, assieme al priore e col giudice, specie nei conflitti ecclesiastici ed in cui le parti sieno chierici. — Del resto, nella legislazione puramente civile, nella parte politica del governo e neppure nella Giustizia, non risulta abbia avuto una diretta ingerenza.