— 399 — V. Organizzazione Comunale austriaca dell’ anno 1822. — Disposizioni Generali. Il Governo Austriaco rivolse le provvide sue cure alla pubblica amministrazione. — I Comuni, vennero regolati sotto la seconda dominazione austriaca, anzitutto con la Sovrana Risoluzione 4 Maggio 1821, con cui venne stabilito il Regolamento per la organizzazione dei Comuni, nei circoli di Zara, Spalato e Ragusa. Con riferimento alla preaccennata Sovrana Risoluzione, l’i. r. aulica cancelleria, dispose la pubblicazione del Regolamento stesso, col suo dispaccio 12 Novembre 1822. — E quindi, dal governo dalmata venne emanata la concernente Notificazione de’ 17 Dicembre 1822. Nr. 21497-3347. Secondo l’accennato Regolamento, i Circoli della Dalmazia vennero divisi in Distretti, e questi in Comuni. — Di regola, i Comuni nei quali risiedeva un ufficio circolare od una pretura, avevano un Consiglio Comunale ed un’ Amministrazione Comunale; gli altri, un Sindaco ed un Vice sindaco. Le subalterne località di un Comune, nelle quali trovavasi una unione di almeno venticinque famiglie ed abitazioni, venivano dirette da un Capovilla, dipendente dalla rispettiva amministrazione comunale, al quale veniva data l’assistenza di un Aggiunto. — I Consigli comunali, nei luoghi di residenza di un ufficio circolare erano composti di 15 membri; nei luoghi di residenza di un pretore, di 9 membri. — Due terzi di tali consiglieri conmnali, dovevano esser presi fra i cento principali possidenti del comune; l’altro terzo poteva venir scelto fre gl’individui, aventi nel comune un rilevante stabilimento industriale o commerciale. — Le sedute dei consigli comunali non potevano tenersi, se non in presenza del rispettivo capitano circolare e del pretore, oppure di un impiegato appositamente delegato. — Vedi : „Raccolta delle Leggi ed Ordinanze dell’ anno 1822 per la Dalmazia“ pag. 278 e seguenti. — Zara, dalla Stamparia Governiate, 1824. I consigli comunali deliberavano collegialmente, a scrutinio segreto. — Nei casi di nomine o di formazione di triple, diiple e simili, il segretario comunale in piedi, doveva pronunciare di mano in mano il nome di