- 22 - Ernst Mayer in Wtirzbnrg ; Weimar Hermann Böhlaus Nachfolger 1903); nonché, per le fonti della storia giuridica dalmata : ,,I municipi romani“ — Cfr. Strenna Dalmata 1862, Bozzetti Paesani di Cerineo Lucio Coriolano. I documenti e le notizie istoriche, fino alla fine del secolo XI, furono esaurientemente raccolte dal Racki : documenta historiae Chroaticae periodimi antiquam illustrantia 1877; (Monumenta spect. historiam Slavorum meridionalium). Di più, (particolarmente per Ragusa) V. Kukuljevic : Codex dipi, regni Chroatiae, Dalmatiae et Slavoniae Vol. I, 1874. Pei documenti dal 1100—1200: V. Kukuljevic Vol. II, 1875. Pei documenti dopo il 1200: V. Ljubic: „Listine, o odnosajih iz-medju juznoga slavenstva i mletacke republike“ 1868. (Monum. Slav. mer. Vol. I.). La più importante fonte istorica è : Thomas archidiacouus ,,historia Salonitana" (Ed. Racki — Zagabriae 1894 — in Mon. Slav. mer. Voi. 26), della metà del secolo XIII. — Venne pubblicata dall’ Academia Jugoslava di Zagabria. La storia stessa si chiude con la morte dell’ arcivescovo Rogerio (a. 1266). Secondo il professor Mayer (Op. citata, anno 1903, pag. 3, nota I) ancora la migliore esposizione della storia dalmata, trovasi nella vecchia opera del nostro Lucio traurino „de regno Dalmatiae et Croatiae 1666“, dove trovansi anche molti documenti. — Ed inoltre, dello stesso Lucio: Historia di Dalmatia et in particolare delle città di Traù, Spalato e Se-benico 1674. Di nuove pubblicazioni, Veggansi: „Rambaud; l’empire grec au dixième siede“ pag. 468—474; Gelcich; „Dalmatien“ pag. 82, (Österreichisch-Ungarische Monarchie in Wort und Bild 1892). Sitzungs-Berichte der Kais. Akademie der Wissenschaften in Wien Philosophisch-Historische Klasse-Band CXLVII—VI — „Die Dalmatinische Privat-Urkunde" — von D.r Milan V. Sufflay (vorgelegt am 20. Mai 1903) Wien 1904 — bei Carl Gerold’ s Solili. In questo lavoro vengono particolarmente citati i più antichi Statuti: di Curzola (1214, 1254); di Spalato (1240, 1312) e quelli di Lesina, Scardona e Budua, secondo 1’ edizione dell’ Accademia jugoslava (Mon. Slav. mer. hist. iur. vol. I—III). Gli statuti di Zara (1564), Pago (1637), Sebenico (1608), Traù (1708), Drazza (1616), Cattaro (1615); Stat. Curzolae 1643; Spalati 1671; Le-sinae 1642, trovansi in numero completo e copiati con bellissima calligrafia, nella Biblioteca della Suprema Corte di Giustizia a Vienna, raccolti a merito speciale dell’ illustre nostro concittadino Luigi Barone La-penna, che funse da Presidente di Senato della stessa Suprema Corte.