— sono l'unico mezzo, con cui si possa relativamente addolcire perfino l’amarissimo Adriatico. Anche noi dalmati, egregio Signore, andiamo nel mondo e ne sappiamo abbastanza di Camerieri increanti, di alberghi infetti, di cibi inquinati. Certe descrizioni troppo veriste e troppo personali, possono però leggersi con qualche interesse nei romanzi ; non così, nelle impressioni di un viaggio, intrapreso per iscopi di studio, e tanto meno poi quando colle stesse si rechi pregiudizio ad un paese, che fra le sue risorse deve far conto anche del movimento dei forestieri. VI. ,,Dalmalinisclic Reise voti Hermann Bahr". S. Fischer. Verlag. Berlin. 1909. Dritte Autlage. Nel dare un breve cenno di questa pubblicazione, devesi rilevare eccezionalmente anche una nota personale, essendo l’autore del presente libro precisamente quel Capitano distrettuale o „Bezirkshauptmann“ di Spalato, cui allude Hermann Bahr, dedicandogli talune sue spiritose trovate. Il libro del Bahr è in generale attraente, come tutto quello che esce dalla sua penna, informata a modernità di concetti. Dalla forma eletta e dalla dizione elegante, leggesi tutto d’ un fiato ed in breve volgere di tempo ha raggiunto già la sua terza edizione. Il libro ha fatto fortuna e si è divulgato nel mondo che legge. Il Capitano distrettuale di Spalato, che viene presentato al colto pubblico, in forma poco lusinghiera, non deve esserne troppo edificato. L’animo di Hermann Bahr è accessibile a tutte le impressioni. Il suo cavallo di battaglia sono i funzionari austriaci ; ufficiali e cadetti; polizia e finanza; consiglieri aulici e capitani distrettuali. Però, ad onta delle tante sue punzecchiature sulla bonomìa ed indolenza austriaca, dev’ essere egli in fondo un buon austriaco. Ad onta delle sue frecciate sulla vanità e leggierezza Viennese, dev’ essere Vienna più vicina al suo cuore di Berlino. „Ridendo, castigat mores“ ; lo fa però, con contradizioni un pò troppo stridenti, — del suo spirito e del suo sentimento. Da un lato, l’idealismo tedesco ; dall’ altro, il sarcasmo mordace. Quando gli si parla poi dell’ amministrazione austriaca e dei suoi impiegati, presta fede a tutte le assurdità. Si comprende fino ad un certo punto ; giacché il suo spirito libero e l’alata fantasia non sono certo fatti per le formalità burocratiche. Ala, quando Hermann Bahr addebita un Capitano distrettuale austriaco: di aver annullato, col proprio arbitrio autoritario, il voto del popolo di Spalato, che aveva gridato il proprio deputato al Parlamento, va troppo oltre. E quando asserisce che : armi nazionali sarebbero state a Spalato donate o vendute — non lo so — è male informato così, da dover poi