— i59 — Il vescovo Antonio Bccicìi, Buduense (1751-1759) ottenne dal Senato gli assegni pel compimento della Cattedrale, ed ai 16 Aprile del 1758 ebbe il conforto di poterla consagrare, come ne fa fede l’iscrizione collocata internamente sopra la porta maggiore. Morto il Vescovo Antonio Stefano Trevisan, non essendosi potuto il Capitolo intendere alla maggioranza di voti sulla scelta del Vicario, l’Arcivescovo Metropolita di Spalato, Lellio Cippico, ai 13 Novembre 1789, destinò il Canonico Giovanni Aitei da Zara. Essendo stato assunto alla Sede vescovile di Nona, l’Arcidiacono di Scardona Giuseppe Gregorio Scotti, che più tardi fu Arcivescovo di Zara, il Doge di Venezia Lodovico Manin, cui spettava, per concessione della Santa Sede con Bolla di Alessandro Vili, quella nomina, elesse nel 1790 il Canonico Aitei ; e poco dopo il Vescovo, lo elesse suo Vicario Generale. In tale qualità ei vi rimase, sino al 1802, in cui essendo già succeduta al Governo Veneto l’Austria, ai 5 di Luglio, egli veniva nominato da Sua Maestà I. R. Ap. Francesco I. a Vescovo di Scardona. Ma i tempi correvano tristissimi; ed i Governi che in quegli anni si succedevano, tenevano occupati i Vescovi, colla novità delle leggi in modo, da paralizzare la loro autorità. A ciò si arroge da parte del Governo francese la sospensione delle decime ecclesiastiche, per cui diminuiti ai Vescovi ed ai capitoli i mezzi di provvedere ai propri bisogni ed a quelli della Diocesi, era tolta ad essi la possibilità di fare tutto quel bene che avrebbero desiderato. Nel 1803 elesse suo Vicario Generale il Canonico Della Barbara dottore in diritto, e nominò Canonici : Filippo Bordini, Pasquale Maras-sovich, Stefano Simonich e Gerolamo Borin. Nel 1807 nominò il Bordini Canonico Penitenziere; il quale, nella Quaresima del 1803 fu predicatore slavo nella Cattedrale, e nel 1809 e 1810 predicatore italiano. Nel 1812 ebbe a quaresimalista il Padre Luigi Skakoz, che fu poi Vescovo di Zante, consagrato nella Cattedrale di Sebenico dal Patriarca Francesco Maria Fenzi.*) Nel 1806 nominò Mansionario il Chierico Luigi Pini, che fu poi Vescovo, prima di Sebenico e poi di Spalato; e nel 1810 mandò alunno nel Seminario di Spalato il Chierico Silvestro Guiua, che compì i suoi studi colla laurea dottorale, nell’ istituto di Sant’Agostino, a Vienna. Questi, dedicatosi alla pubblica istruzione, in benemerenza, fu fatto Canonico, poi Decano e finalmente Preposito del Capitolo di »Spalato. Egli non dimenticò mai d’essere stato figlio della Chiesa di Scardona, per cui fu sempre uno de’ suoi più generosi benefattori. *) Da quell'epoca non vi fu più predicatore quaresimalista a Scardona, fino a che Giuseppe Marassovich, fratello del sunnominate Canonico, lasciò, circa 50 anni dopo, un capitale, per il mantenimento del Predicatore, che fu poi aumentato dal figlio Cavaliere Giovanni, cui, S. Maestà l'imperatore Francesco Giuseppe, conferì per le sue benemerenze a vantaggio della patria, quale Podestà, il grado di Nobiltà, col predicato di Roncislap.