— i94 — Nell’anno 875, per disposizione di Basilio, imperatore d'Oriente, pagava ai croati il tributo di cento ducati all’ anno. — Nella metà del secolo X, il comune di Traù era indipendente, sotto il protettorato di Bisanzio. — Nel X sec. vennero portate le reliquie di San Lorenzo, cui anche oggi è dedicato il duomo, comunemente nomato di San Giovanni. Verso la fine del X sec. passò a Venezia, avendo festevolmente accolto nel 998, il doge Pietro II Orseolo, che a Traù ricevette, anche l’o-maggio del fratello del croato re Drzislavo, il quale promise fedeltà e consegnò al doge, il figlio Stefano, quale ostaggio. *) Nel 1029, ritornò a Bisanzio; nell’anno 1064, riconobbe la supremazia di Pietro Kresimiro re dei Croati. — Nello stesso anno è priore un Da-brana. — Traù, già allora era fortificata (castrimi), ed i cittadini divide-vansi in nobiles et ignobiles. — Nel 1076, sendo Conte Vitalis, passò nuovamente a Venezia ; poi riconobbe Zvonimiro e, dopo di esso, suo figlio Stefano II. — Nel 1097, ritornò a Venezia, sendo Conte un Drago. — Nel 1102 si assoggettò a re Colomano d’Ungheria, riconosciuto da quasi tutta la Dalmazia, per l’influenza di Giovanni Ursino, vescovo di Traù.— (V. ,,11 secondo centenario della Traslazione di San Giovanni Orsini vescovo di Traù 4 Maggio 1881“, del Prof. Gregorio Zarbarini — Spalato Tip. A. Zannoni a. 1887, con interessanti notizie locali). Re Colomano, col diploma ,,vobis Tragurinis meis fidelibus civibus“ accorda privilegi e franchigie di autonomia municipale. — Nel n 23, venne la città distrutta dai Saraceni. — Nel 1124, re Stefano II, confermò le franchigie, concesse dal padre suo Colomano. — Nel 1151, ebbero le stesse anche la conferma di Geiza II. — Nel 1166, passò sotto il dominio di Emanuele imperatore d’ Oriente. — Nel 1171, guerreggiando con quest’ultimo, i veneziani, saccheggiano la città, e ne abbattono le mure. — Nel 1174, il doge Sebastiano Ziani assume Traù sotto la sua protezione e concede alcune franchigie, confermate poi nel 1178, dal doge Aureo Ma-stropetro. — Dopo la morte dell’imperatore Emanuele (1180), ritornò Traù sotto la protezione del re d’ Ungheria Bela III e riedificò le proprie mura. — Dal 1180 fino il 1322, rimase senza interruzione sotto il dominio ungarico, guerreggiando alle fiate con Spalato, Sebenico e coi conti croati dei dintorni. Giusta un documento dell’a. 1227, in tale epoca sarebbero stati i Traurini assieme cogli Spalatini, signori di Clissa. — Durante 1’ incursione dei tartari, diede Traù ospitale ricetto a re Bela IV ed alla famiglia *) Nell’archivio Capitolare di Traù, trovatisi molti documenti originali, di cui novantauno furono pubblicati dal Canonico Stefano Pavlovich-Lucich, nella „Voce dalmatica" di Zara, degli anni 1861 e 1862, nonché posteriormente nelle „Memorie di cose dalmatiche, nella Storia della Vita di S. Giovanni Ursino“ del Padre Filippo Riceputi, pubblicate dallo stesso Canonico Pavlovich — Appendice III Zara, Demarchi-Rougier 1864. I documenti pubblicati vanno dal I Maggio 1185 fino agli 11 Maggio 1383.