- I2Ó - tari, del Bassano e del Ricci. (V. Eitelberger Voi. IV, pag. 150 e seg. „die Schatzkammer des Domes“).*) * * * Per quanto riguarda /’ insulario di Zara, si noti che le acque dalmate cominciano alla lanterna di „Grujica“ ; indi viene il canale, fra le isole Selve e Premuda ; poi, il largo bacino meridionale del Quarnerolo ; l’isola di Pontadura (Vir); Brevilacqua (Privlaka); Sestrunj (Estrum) Rivanj; Ugljan (Julianum) col capoluogo di Oltre (Preko) — anticamente „Otoch, ultra barcaneum“, dove il canale si restringe e prende il nome di canale di Zara. — L' isola Grossa o Lunga poco popolata, quantunque abbia una superficie di un miglio quadrato, va parallela con le isole di Eso e di Pasman (Postimana) e forma il così detto Canale di Mezzo; Vergada (Lumbricatum e Eevigrada) ; le isole Incoronate, più gruppi d’isole e scogli, appartenenti al Comune politico di Sale; la più lunga fra queste isole, porta il nome di Incoronata propriamente detta. — Di una metà dell’isola era proprietario Pietro Africh; dell’altra, una ventina di famiglie di Betina, Morter e Sale che, con numerosi greggi, nel clima mitissimo e negli ubertosi pascoli aromatici ricavano i loro proventi. Fra i numerosi scogli che trovansi intorno la maggiore isola Coronata, il cui porto si noma „Porto Corona", vanno rilevati i seguenti, i cui nomi ritengonsi di origine ebraico-fenicia ; e precisamente : Sekan, che significherebbe habitaculum ; Sut da Sait, spino ; Kurbabela, da Karub-Beli, che vuol dire : Sanctuarium, templum Dei Beli vel Baali, per cui è da credersi che su quest’ isola, all’ epoca dei Fenicii, vi fosse un tempio dedicato al Dio Belo o Baal, che del resto viene ricordato anche in altri antichi nomi della presente Dalmazia p. e. a Bàiina Glavica, Collina di Baal, a Kljake di Deruis (V. Foglio Diocesano di Sebenico, anno XII (1893) pag- 56)- A Bibinje e San Cassiano, trovansi i beni della mensa arcivescovile di Zara. — Nel porto di San Cassiano, esisteva un castello arcivescovile, costruito sul mare. Procedendo da Kuklyica, il canale prende il nome di Canale di Pasman, comunemente ,, Tuètica". *) Oltre alle opere citate, veritiere utilizzate pei cenni riferibili alla città di Zara ; in prima linea i „Fasti di Zara" di Mons. Carlo Federico Bianchi — Zara Tip. O. Woditzka anno 1888 ; indi : la „Guida archeologica di Zara" di G. cav. Sabalich — Zara Tip. L. Woditzka 1897 : „Dalmatien" di Franz Petter. Gotha. Justus Perthes — 1857; Andeutungen zu dem Programme für die Ah. Kaiserreise Sr. Kais, und Königl. Apost. Majestät des Kaisers durch Dalmatien, in den Monaten April und Mai 1875. zusammengestellt von Don Ivan Danilo“ : Dr. Schatzmeyer „Dalmatien" II Ausgabe Triest 1877 ; ed infine i lavori di storia zaratina, pubblicati nella „Rivista dalmatica" di Zara, a. 1899-1900. — V. anche: „Della vita e degli scritti di Giovanni Tanzlingher Canonico Zaratino“ di Giuseppe Ferrari-Cnpilli, Annuario Dalmatico anno II, Spalato. I,ibr. Morpurgo 1861. — Ai nomi del Gliubavaz, Ponte e Fotidra, da cui ricevette molta illustrazione la storia ecclesiastica e civile di Zara, si associa quello del Tanzlingher, che scrisse: „La dama cronologica“ ecc. nel 1708, di pag. 266, raccolta di memorie sacre e profane, dedicata all’ arcivescovo Priuli.