178 UNGHERIA venuto per terra. Se di ciò sarai capace, non indugerò un istante a concederti mia figlia !. In grave imbarazzo si trovava Csorsz poiché il Tibisco non comunicava col Danubio : si trattava di aprire una strada fra i due fiumi e di incanalarvi le acque. Come fare ? L’impresa era dav -vero rischiosa,ma omnia vincit Amor ! E l'amore di Csorsz volle lottare con gli elementi. Ordinò al suo popolo di scavare un profondo fossato, attraverso i folti boschi di salici e le piane erbose, fino a giungere nel territorio di Rad. Tutti si accinsero al lavoro e quella contrada era un formicolar di uomini, giovani e vecchi, donne e fanciulli : ubbidienti agli ordini del re, lavoravano giorno e notte indefessamente, con gran fatica. Il solco cresceva e si era vicini alla meta. Intanto la bella Délibàb amava e fremeva : la speranza cedeva talvolta al timore : guardava verso oriente e sospirava. Una notte scoppiò una gran tempesta. Csorsz, temendo che i suoi desistessero dal lavoro, pose al galoppo il cavallo e si avviò per spronare ed incoraggiare i pavidi. Improvvisamente fu colpito da un fulmine e con lui perì il suo sogno ! La notte stessa Délibàb fu tormentata da sogni paurosi ; verso l’alba si assopì e sognò il fidanzato che, trionfante, la trasportava sull'acque.