- 158 - Danilo, Biranj e Kraljice, dev’ essere stata una colonia romana militare, (Municipio dei Riditi?) oppure una stazione presso la grande strada romana. Trovatisi antichi ruderi, spesso assai notevoli. — Anche nell’epoca della dinastia croata-nazionale, deve questo territorio, ancora poco studiato, aver avuto una parte di qualche importanza. — Trovasi fra Perkovic e Vrpolje, accessibile con buona strada, che parte dal borgo di terra di Sebeuico. — Nei dintorni di Sebenico : a Srima, Paklina, Perkovic e Vrpolje, furono nel periodo della Gerenza Comunale, (1903-1905) eseguiti rilevanti lavori d’imboschimento, fra cui il più notevole è quello nella località ,,Supino Poljice" del Borgo di terra di Sebenico, che nell’anno 1906, assieme col forte soprastante, che porta lo storico nome del Barone di Degenfeld, venne ribattezzato col nome di „Subicevac“ — Un tronco ferroviario locale, a linea normale, congiunge Spalato, con Knin e Sebenico. * * * Scarclona, città capitale liburnica e nell’ epoca romana : ,,Municipium Flavium Scardona“ — Tribù Sergia — (V. Tabula Peutingeriana — Miller 1888. Segmentimi V). — Verso la fine del secolo XIII, fu Signore di Scardona, il balio croato Paolo Subic, Conte del vicino castello di Bribir. — Anche Dusan di Srbia ne agognava il dominio. — Nel 1355, passò a Venezia e nel 1357 a Lodovico I d’Uuglieria, poi al bosnese Tvrtko ed infine a Ladislao di Napoli, che la cedette nel 1411, a Venezia. —'Nel 1521, venne conquistata dai turchi che fabbricarono la soprastante fortezza,*) e nel 1537, ripresa dal veneziano Pesaro. — Però, appena nel 1647 riesci al Veneziani di scacciare i turchi e di prendere definitivo possesso di Scardona. — Ai 24 Luglio 1809, gli abitanti di Scardona, in numero di parecchie centinaja, con un piccolo riparto di truppa austriaca, marciarono su Sebenico, eh’ era in mano dei francesi, i quali per punizione più tardi inflissero a Scardona la multa di 100.000 franchi. — Non venne scoperto alcun monumento della città romana, una delle principali della Dalmazia. Esistono poche traccie del vecchio acquedotto e della strada, che congiungeva la Dalmazia alle regioni del Danubio ed a quelle marittime dell’Albania. Del resto, nulla! Presentasi assai giustificata l’opinione che l’antica Scardona 11011 sia stata ubicata nel sito dove sorge l’attuale piccola città di Scardona, bensì nei prossimi dintorni, ancora compieta-niente inesplorati. Non esistono più neppur le rovine ; le stragi e le devastazioni cancellarono anche le traccie della notevole città, tanto decaduta, quantunque nel medioevo avesse conservato una certa importanza e vi perdurasse la sede vescovile. Era Scardona, sede vescovile, trasferita da Zaravecchia, nel 1125. — Presentemente la chiesa è abbaziale, dal 24 Maggio 1868. *) V. Smiciklas. parte I, pag. 697, nonché: Ljubic: Pregled hrvatske Povjesti, pag. 177.