— »55 — campagne di Biskupija. — Questo tratto di circa otto chilometri, dapprima, salve poche eccezioni, ridotto a palude, ora invece presenta l’aspetto di campagna suscettibile di coltura. — L’aratro solca queste terre e le prepara ad una ancor più proficua coltura. — Le piante palustri lasciarono in gran parte il posto al grano turco. Ma quanto non acquistò la borgata di Knin coi lavori di regolazione? Sempre alle prese coll’acqua e colla malaria, pareva quest’ameno luogo minacciato a vedere sempre più ridotta la importanza, che a buon diritto gli competeva per la sua felice posizione. — Ora Knin non ha più timore delle grandi devastazioni dell’ acqua, ed oltreciò un superbo piazzale, sorto quasi per incanto, cinge tutto all’ intorno il paese e dischiude all’ osservatore la più incantevole, la più deliziosa vista. — Quando i numerosi torrenti che affluiscono nel Kerka saranno regolati, appena allora però, potrà l’opera dirsi completa. Ad ogni modo, Knin si è abbellito, ed i forestieri amanti di naturali bellezze, non dovrebbero trascurare di visitare Knin, e l’ameno suo circondario, per avere uua novella prova, delle bellezze di cui fu prodiga la natura nella nostra patria. Ad onta delle molte avversità e tecniche e d’altra natura, che negli ultimi tempi tenevano ancor dubbiosi gli animi, deve oggettivamente ammettersi esser il lavoro di regolazione condotto a compimento in maniera se non perfetta, pur abbastanza soddisfacente. — Come si disse, il risultato è relativo, per quanto concerne il punto di vista degli aggravi dei contribuenti. Ciò però deve dar coraggio peli’avvenire, nell’era dei grandi lavori, di citi la Provincia sente tanto bisogno, — mentre una corrispondente riduzione degli oneri dovrebbe venir equamente fissata. — L’ingegnere Enea Nicolich, con rara abnegazione e straordinario impegno, diresse la pratica attuazione del difficile progetto. Castelli medioevali lungo il Kerka ed il Cicola. Lungo il fiume Kerka, trovansi gli avanzi dei vecchi castelli dei signori slavi, come nidi di aquile sulle roccie, dominanti i passaggi. Avevano le loro tombe a Visovac, gli Utjeseuovic, castellani di Kamicak ed i Martiuusic di Rogovo. I francescani (attuale Provincia del Ss. Redentore, prima di San Cajo) si stabilirono a Visovac nell’a. 1445*). Grebastica frazione del Comune di Sebenico, si protende sulla penisola. di Ostrica, donata alla fine del sec. XIII, dal Comune di Sebenico, per quanto concerneva la decima, al vescovo pel suo mantenimento (Parlati IV, 465). Nella penisola di Ostrica, vedesi oggigiorno una lunga e ben *) V. „Franovci Driave Presv. Oikupitelja i Hrvatski Puk u Datmaciji“. — Napisao Ot. Stipati Zlatovié — Zagreb — Tiskara C. Albrecht — 1888. — Addì 30 Marzo 1743, la Provincia francescana ebbe ad assumere l’attuale nome e porta sul suo Sigillo l’immagine del Redentore, colla scritta : „Sig. Prov. SS. Redemptoris olim Bosnae Argentinae“.. — Ciò si rileva espressamente, con riguardo all’ importanza della Provincia stessa, nella nostra Storia.