finisce a suo tempo, abbastanza male, a Cattaro, dove il viaggiatore quasi perde il suo bagaglio e, come vedremo, fa delle conoscenze poco gradite. Ma, tornando al viaggio, il mare è molto agitato („Wenn aucli auf Deck „sich einer nach dem anderen ,,verkrümelte" etc. obwohl da drinnen im „Salon die Luft fürchterlich war etc. ich habe keinen gesehen der „stu-,,diert“ hat, wollte auch keinen sehen, habe aber genug gehört“). Finisce l’interessante descrizione dello: „Sturm auf dem Meere", colla citazione del Salmo 92! Passata la burrasca, — vede : Sansero (forse Sansego) ; — poi, „die hohe Feste" San Michele, sull’isola di Ugljan : „eine alte Kreuzfalirer-bastion" — ed arriva a Zara — all’Hotel Bristol! Dice bene di Zara, che ha veramente aspetto di signorile eleganza ; ed accenna ai „Morlacchi", che non sono poi tanto sudici, com’ egli lo crede. — „II nonzolo" di Zara, che rispondendo la Messa, suona forte il campanello, si agita e borbotta, è onorevole Signore, una ,,macchietta" dei nostri paesi meridionali. Certo, che gli scaccini di San Bonifazio e di Sant’ Adalberto, sono più serie persone ; è però tutto, questione di temperamento. Ammira il Signor Frank, a Zara, la rigogliosa vegetazione del „parco Blazekovic“; nella Chiesa dei Padri francescani sulle Mura, il Crocefisso bizantino del IX secolo, che non trova così ricco, come quello del duomo di Limburgo ; ammira la bella facciata di Santa Anastasia che gli ricorda Santa Cecilia di Roma. — Parlando di San Donato, dice: „die Oester-reicher haben für solche Sachen nix übrig"! Ciò, non è vero, onorevole Frank, giacché l’Austria ha speso dei bei milioni pei Monumenti e pei Musei, e ne spende sempre. A San Simeone, trova che il sarcofago di bronzo, non regge il paragone con quello di Norimberga. A Sebenico, non lo attrae l’interno del Duomo („enthält nichts besonderes ins Auge fallendes“). — Per Traù, ha delle bellissime parole, che addimostrano, come egli abbia sentimento di arte e perciò doppiamente rincresce certo spirito di non buona lega, di cui troppo sovente fa sfoggio, a spalle nostre. — La piazzetta di Traù, gli ricorda quella di Aquisgrana, „zwischen Doni und Rathaus“; la chiesa, gli rammenta Santo Stefano di Vienna, in proporzioni ridotte. A Salona, nuovi commenti sulla „Gemütlichkeit“ e sulla taccagneria austriaca ! Parla con molto interesse ed intendimento di Ragusa; 11011 così, di Cattaro, con San Trifone dalle torri mozzate. Si trova a disagio nell’ albergo („mit Widerwillen etc. wegen der lokalen Unzuträglichkeiten etc. die „Odeurs sind nicht gerade hervorragend ; Rotwild en masse, im Nachtlager „von Granada-Cattaro etc. riesige Schwaben etc.“). Anche lo „Steward“ del piroscafo è molto burbero. Altra „macchietta", onorevole Frank, il Cameriere di bordo, che si rabbonisce facilmente, con un piccolo „Trinkgeld“.. Giacché, le mancie — valuta in Corone o Marchi, poco monta,