*— 176 dai turchi. Nello stesso anno, il generale veneto Gonzaga, ne discacciò il pascià di Erzegovina, che era riescito a piantare sui Grippi, la bandiera della mezzaluna. Venezia allora rinforzò le fortificazioni di Spalato, e il Conte grande di Poljica vi contribuì con 500 talleri. Nel combattimento perì il giovane Pietro Cavagnini, appartenente ad una delle più distinte trenta famiglie della città. Suo fratello Girolamo, lasciò tin buon poema slavo, intitolato : ,,Dogastvo i Ubos/vo", stampato a Zagabria una trentina di anni fa. li una cronaca delle famiglie dalmate di quel tempo. Estinta la discendenza maschile dei Cavagnini, quella dei Capogrosso divenne erede dei beni e del nome. Altre particolarità di Spalato. — Il palazzo Cindro nella Contrada del Campanile, di stile gotico-veneziano ; il Convento di San Francesco alla Marina, (più correttamente : San Felice in riva) sotto il monte Marjan, (anticamente : Monte „Kyrie-eleison“ ; poscia „Marljan“, con la chiesa di San Ciriaco) — verde di pini, e d’onde si gode una vista deliziosa. (V. „Descrizione degli strati e filoni del Promontorio Marian", nel „Viaggio in Daini.“ del Fortis, a. 1774, Voi. II, p. 31). — Il Convento di San Francesco alla Marina, vuoisi fondato personalmente da San Francesco d’ Assisi, nel secolo XIII. — Nella chiesa di San Francesco, prima di San Felice martire, è rimarchevole 1’ aitar maggiore ; nel chiostro, un sarcofago (secolo IV) rinomato pei suoi bassorilievi, col passaggio degl’ Israeliti pel mar Rosso. Le tombe : dell’antico cronista Spalatino Tommaso Arcidiacono (t 1268) austero prete, che aveva assolti i suoi studi nella dotta Bologna; e di Marco Mando (f 1524) poeta e filosofo. — (V. Eitelberger Voi. IV, pag. 286—295 ,,Der altchristliche Sarkophag“). Nel Borgo Grande c’ è la chiesetta di San Nicolò (sec. XI) dalla cupola centrale conica; nel Borgo Pozzobon, verso Paludi, vedonsi le rovine di una chiesa del IX secolo. Il vecchio Lazzaretto, poscia deposito erariale, eretto nel 1578, ri- • corda i bei tempi del Commercio di Spalato, quando giusta Hammer-Purgstall — nell’anno 1638 la sola Dogana rendeva 5 Milioni di Asperi (120 Asperi fanno una Piastra) — (V. Petermann’s Führer durch Dalmatien pag. 305 e seguenti). Fin l’anno 1596, trovatisi memorie del commercio della Persia e delle Indie, per la via di Spalato.