— 446 — Delle altre citta dalmate: Cattaro, ha un leone con lo stemma cimato di Corona ; Nona, un castello argentato che poggia sulle onde : vSpalato, ha su scudo azzurro, una torre di campanile col tetto rosso, con molte finestre foggiate a galleria, sporgente da un palazzo-fortezza, fra quattro altre torri merlate, con doppia fila di feritoje e con tre porte nelle mura, di cui quella di mezzo è la più larga; il tutto in campo d’oro, dal margine rabescato. — Tale stemma venne approvato dall’ i. r. Ministero dell’ Interno, con Decreto 6 Maggio 1887. Perasto, la croce della Passione ; Ragusa, ha San Biagio infulato, in uno scudo d’argento, sormontato da un aquila nera bicipite, portante una Corona. Risano, un braccio con sciabola sguainata ed una mezza luna, fra due stelle ; Verlika, ha la Madonna del Rosario, in campo d’oro; Traù, ha un castello argentato sulle onde, con due torri laterali, un campanile nel mezzo ed una stella di fianco e, nel vano del portone, San Giovanni Ursino in apparati pontificali ; Zara, ha il cavaliere San Griso-gono. — (V. per l’esatta descrizione degli Stemmi del Regno di Dalmazia: „Wappenbuch des Königreichs Dalmatien, bearbeitet von Friedrich Heyer von Rosenfeld k. k. Hauptmann — Nürnberg — Verlag von Bauer und Raspe (Emil Küster) 1873; con gli elenchi e le armi delle famiglie nobili di: Almissa, Arbe, Cattaro, Curzola, Lesina, Pago, Spalato, Traù, Zara, Macarsca, Nona, Poglizza, Ragusa, Scardona, Brazza, nelle varie epoche, nonché l’elenco delle nobiltà riconosciute dall’ Imperiale Regio Governo Austriaco, dall’anno 1817 fino l’anno 1873). Anche gli altri Comuni della Dalmazia hanno i propri stemmi, non riportati dall’Heyer, p. e. Trappano ha il suo antico castello (Tarpanium); Benkovac, il turrito castello di Benkovic con due piccole bandiere ; Knin ha un agnello, simbolo della pastorizia fiorente del circondario ; Castelnuovo di Cattaro ha lo stemma : in uno Scudo di argento, con arabeschi dorati, vedesi una torre merlata, con bianca muratura. Sulla cima della torre una bandiera rossa è rivolta a sinistra, con una croce nel mezzo. La torre viene fiancheggiata da due pioppi verdi, che s’innalzano da un prato di eguale colore. Il rispettivo Diploma porta il sigillo dell’ Aquila Imperiale bicipite, la firma del Ministro dell’interno e la data: Vienna 28 febbrajo 1890 S. N. — Lo stemma del Comune di Lustica, è San Michele arcangelo. Il Comune stesso era una delle dipendenze di Prevlaka, ed appena nel 1825, si costituì come un corpo amministrativo separato. Lo stemma antico, nella coloritura rituale bizantino-ortodossa, prescritta dal VII Concilio di Costantinopoli, era quello stesso del „Miholjski Zbor“. *) (Metochia di San Michele). *) I dati riferibili agli stemmi di Castelnuovo („Ercegnovi") e Rustica, mi vennero favoriti dal Dottor Vladimiro Dvoìàcek, i. r. Commissario distrettuale, dirigente quell’Espositura politica.