— i39 ~ Nell’anno 918, ricordasi col nome di Bravizo; nel 1076, col nome di Obrovez. — Esistono ancora le ruine del vecchio castello. — Nei secoli XIV e XV, forse anche prima, ere sotto il dominio dei Conti di Krbava. — Sendo Castellano il Conte Giorgio di Possedaria, venne conquistato dai turchi nel 1527; preso dal veneziano Foscolo nel 1647. Il mercato annuale, venne concesso alla borgata di Obbrovazzo, col Diploma 2 Ottobre 1842, dell’ Imperatore Ferdinando I. Il nuovo edifizio del Comune è dell’ anno 1909.*) § Medvidje, brobabilmente Hadra ; e, Karin, la romana Corinium, fondata da Carinus, figlio di M. Aurelio Caruso (283 av. Cr.). — Nel 1528, era nelle mani dei turchi. — (V. „Po Ravnim Kotarima i Krsnoj Buko-vici“ di Ivan Androvic — Zara — Kat. Hrv. Tisk. 1909). Karin, (Corinium), coll’ omonimo mare, ha 1111 Convento di Francescani, dove si vedono : nel muro del vestibolo, 1111’ iscrizione dedicata alla dea liburnica Latra; una pietra miliare, dell’anno 17 d. Cr., della strada che congiungeva Corinium con Nadinium ; un altra pietra miliare di una forma curiosa, come una grande bomba, su cui sono ancora rilevabili le cifre e che per secoli servì come fonte battesimale della chiesuola, le cui rovine vedonsi sul vicino colle. Nella chiesa conventuale è rimarchevole 1’ aitar maggiore a marmo dalmatico del monte Orljak, variegato, mentre i gradini dell’ altare sono di marmo del Promina. L’ altare laterale è dedicato a San Pasquale. **) Bilisane, con le ruine di Klisina e Berber ; Zelengrad (antic. Zeéen) ; vuoisi che il nome derivi da un Beg turco, di nome Zele ; nel 1509, era possesso di Giovanni Karlovic, Conte di Cherbavia; Zegar, patria dei Jankovic, con le ruine di: Nosak, Velika Gradina, Trebacnik, Babic e Komazec; Eruenik, grosso villaggio, in bella plaga, che va progredendo nella coltura agricola ; Krupa, col convento di monaci greco-orientali, fondato nell’anno 1642, in una bellissima valle verdeggiante, solcata da un *) La strada, che varca la catena del Velebit, attraversa burroni profondi con paesaggi selvaggio-romantici. Dalla parte della Dalmazia : le „Tutine Grecie", grandiose nella loro aridità ; dai macigni colossali e dalle mulde, dove crescono le rose alpestri, le peonie ed i gigli purpurei. Volano stormi di pernici e nelle roccie inaccessibili cantano i passeri solitari. **) Il Convento di Karin, è il più antico dei Conventi dei francescani dalmati della Provincia del Ss. Redentore, essendo stato fondato nel 1428, dal grande Zuppano, Conte Nicolò Planfii. Durante le invasioni turchesche, anche la fortezza di Karin, era stata abbandonata col villaggio. Nell’anno 1635, 1’ alfiere Matteo Sinobad, condusse da Modrino scio, 150 famiglie con cui colonizzò il territorio dell' attuale villaggio di Karin (V. Vinjalic P. Gasparo „Compendio Storico-Cron. della Dalmazia, Croazia e Bosnia“ — stamp. dal P. Bomman, col titolo: „Storia Civile ecclesiast. Venezia 1775). H Padre Gasparo Vinjalic, nato a Zara, vestì l’abito francescano nel 1735, a Visovac. Solamente la prima parte del suo Compendio venne stampato dal Padre Gianantonio Bomman, che arriva fin 1’ anno 1520, mentre la seconda parte (1520-1770), assai più interessante della prima, a quanto si assicura, non venne pubblicata. (Sulla vita e le vicende del Padre Vinjalii, scrisse il Padre Stefano Zlatovii nel giornale letterario „Nada" di Spalato, anno 1883 N. 10).