Dall’aria purissima, dallo splendido clima, attende aneli’essa..... una cisterna di acqua potabile, che sembra di prossima costruzione. Bihac, „sopra Castel Stafileo, dei duchi di Croazia, cospicua villa regalis“, con la chiesa di Sant’ Onofrio, eretta nell’a. 1475. — La prima volta ricorre il nome in un diploma di Terpimiro dell’a. 852 (actum in loco qui dicitur Byaci). — U11 altro diploma di Mutimiro „actum est in Diaci, ante fores ecclesiae sanctae Martae martiris“. — Nel 1358, re Lodovico investe l’arcivescovo di Spalato della „villa Biach que non erat habitata propter guerram precedentem“. — Alcuni ritengono, che prima di Bihac, siasi trovata in quel sito la città romana di Sicum, ricovero dei veterani di Claudio, (prima Siculi greca) che sarebbe stata lontana da Sa-lona nove miglia romane, distrutta contemporaneamente con Salona. Castel Stafileo, eretto dal nobile trauriuo Stefano Stafileo, padre del vescovo di Sebenico Giovanni Stafileo (1500). Castel Vecchio, eretto dal traurino nobile Coriolano de Cippico, nel x493- Castel Nuovo, eretto da Paolo, nipote di Coriolano Cippico, nel 1512. — In quei pressi, c’ era la chiesa di San Pietro di Klobucac, distrutta nel 1420. Castel Vitturi, parimenti fondato dalla famiglia traurina dei Vitturi, nel 1487. Castel Cambio, fondato da Francesco de’Cambi, nel 1566. Castel Sucurac, anticamente Lucac, si ricorda nell’ a. 830, sotto il nome di Putalium, uno dei più antichi luoghi marittimi occupati dai croati. — Il conte Mislavo fabbricò ivi la chiesa di San Giorgio (830 d. Cr.) e Mucimir dux nell’a. 892, dal Castello di Biac, ne investì l’arcivescovo di Spalato, — mentre prima apparteneva al vescovo croato di Nona. (V. Far-lati IV. 209). — Andrea Gualdo, arcivescovo di Spalato, nel 1392, lo fortificò. Completarono le fortificazioni, nel 1489, Bartolo II Averolo e, nel 1509, Bernardo II Zane. Castel Abbadessa, era in origine una pertinenza di Sucurac ; ma 1’ arcivescovo Lorenzo I, lo regalò al monastero delle monache benedettine, da lui ivi fondato nel 1066, d’onde il nome. La bella riviera dei sette Castelli, che non ha rivali nell’Adriatico, sembra predestinata a divenire una stazione balneare e climatica di primaria importanza. Già a C. Vitturi trovansi numerosi signori Czechi, dalla Boemia, che hanno fatto del bene al paese e ne faranno in seguito, — ancora di più. Nel mese di Novembre 1910, venne ordinato l’immediato tracciamento di dettaglio della linea ferroviaria — Castelli Traù.