— 137 — I ,,Dellaurana" erano fratelli : Luciano e Francesco ; il primo architetto, il secondo, scultore. Sono da Zara, artisti entrambi di primo grado — e, come i grandi artisti del rinascimento, non estranei a tutti quasi i generi delle arti figurative. II capolavoro di Luciano è il palazzo ducale di Urbino ; il capolavoro di Francesco i busti detti : „Beatrice“. Sono ancora di Luciano due quadri (ad Urbino e a Berlino) di prospettiva architettonica ; di Francesco, un’infinità di cappelle, altari, statue ecc. sparsi nell’ Italia meridionale, specie in Sicilia, e delle medaglie elegantissime. Il terremoto di Reggio-Messina ha distrutto molte delle sue opere. Di Luciano, ha scritto criticamente Cornelio Budinich (,,ll palazzo ducale d'Urbino", Trieste 1904. Voi. I); di Francesco, scrisse W. Rolfs (,,Franz Laurana”, Berlino 1907. Voi. 2). La famiglia è oriunda da Vrana (La Vrana, La Urana, Laurana), d’ onde il nome.1' — Va osservato però, che da molti viene ritenuta Lo-vrana presso Abbazia, patria dei fratelli Laurana, figli di Martino. Luciano l’architetto, fu maestro di Bramante. Jagodnje, (nel secolo XI Jagothne), colle ruine di Krajna Gradina, Trojan, Vinculj, Perini, Cosina Gradina; Klièeviè (castrum Klychevecz), nel 1509, castello di Ivan Karlovié, signore della Lika. — Tinj, colle ruine di Vròevo (mons Tini ricordato in un documento di P. KreSimir del 1069). Nadin (Nadinium romano); distrutto dai Goti, giusta Palladio Fusco; con un grande padule e le ruine di uu castello veneziano. Il torrente di Kliéevica sbocca nel lago invernale*) detto ,,Nadinsko blato.” Lì presso : Kula Atlagic, dove nell’ anno 1629 c’ era la nota badìa di San Pietro di Bo/ièce; Korlatovic, con quercie centenarie; Islam, residenza di un Dizdaro turco. Perulié, castello dei Subic e poscia dei conti Begna, che assieme a Korlatovic e Benkovic, trovavasi nel 1528, in potere dei turchi. Banjevac, colle ruine di Kasic e Bakovic ; Podgradje, presso 1’ antica via romana, dove sorgeva Asseria, la città immune degli Asseriati, mentovata da Plinio. Era un grande centro liburnico. — (V. ,,Aserie“ — Tabula Peutin-geriana — Miller 1888, Segm. V). — Ancora, negli ultimi decenni del governo veneto, una porzione delle mura perimetrali della vecchia Asseria era stata scoperta e studiata, specie dal Fortis. — La rocca romana conservò quasi integra la cinta di mura ciclopiche. — Nell’ anno 1885, per opera del Conservatore Prof. Michele Glavinié, furono intrapresi degli scavi regolari e messa a nudo una parte della mura e due piccole porte. *) n lago di Nadin, quantunque formi dei paduli, ha il fondo pietroso e perciò non è coltivabile quando si prosciuga.