— i63 — SPALATO. Ritiensi che Spalato, abbia avuto non solo le origini, ma anche il suo nome dal palazzo di Diocleziano, essendoché da Palatium, per corruzione siasi nomato, Spalatium, indi Spaletum, Spolatum, Aspalatum e Spalato. — Però, 1’ etimologia di tale derivazione è stata messa in dubbio, fra altri dal Professor Mussafìa dell’ Università di Vienna, nelle sue prelezioni di grammatica storica. — Nel Borgo Lucac, esiste ancora oggi la Contrada „Spalacium“ e presso Spintiti, la località ,,Spalacijuni“, forse memorie del nome primitivo. — Non si presenta accettabile, la derivazione dalla rosa persica, oppure spina fallonia, (convolvolus scoparius ; lignunt Rhodianttm) detta Aspalato. (V. ,,11 Dalmata“ di Zara N. 94, Novembre 1895 „Quisquilie etimologiche“). — Cost. Porfirogenito lo chiama bensì „Aspalalliori', ma spiega la derivazione del nome della città con „palatium“. *) Ancora ai tempi dell’ imperatore Costantino Porfirogenito, Spalato era città doviziosa e fiorente. — Nella tavola Peutingeriana (Segmentimi VI. Miller 1888) è indicata la città di „Spalato“ presso „Epetio“. — Negli statuti di Spalato del 1312 e nel „sigello“ di Messer Princivalle è spiegata la derivazione del nome di Spalato „palalo de Salona“. Egualmente: Tommaso arcidiacono e Mica Madio. Il doge Andrea Dandolo, il Sabellico e Pietro Marcello, i più antichi fra gli storici veneziani, nell’accennare alla spedizione in Dalmazia del doge Pietro Orseolo II nel 992, qualificano a distinzione di tutte le altre, Spalato quale città a quei dì ricchissima. — Nel medioevo, la città era fortificata; il castello verso il porto, era stato eretto del Conte Vittore Bragadin nell’anno 1430; le mure della città nuova, in gran parte scomparse, datano dall’epoca della guerra di Candia (Venezia contro i Turchi, i645'i647)- Verso l’anno 1656, costruì il generale Gonzaga il forte dei Grippi, nonché le fortificazioni delle Botticelle. *) V. Eitclberger Voi. IV pag. 245 — Nello stesso luogo, il Porfirogenito parla della Chiesa di San Doimo, „dove il Santo è sepolto e che era il dormitorio (»koitùn«) dell’ Imperatore Diocleziano“. Aspalatho del Porfirogenito è una forma posteriore, mediante corruzione del nome di Palatium.