Maria. (V. „Odlomak Napisa iz Dobe Kneza Branimira“ — Il frammento trovasi nel Museo nazionale di Zagabria — Prof. Vj. Klaic — Povjest Hrvata Voi. I pag. 65). (V. Tabula Peutingeriana Miller, 1888 Segmentimi VI ,,Andreti"). Il più antico fra i geografi che faccia menzione di „Andétrion“, è Strabone (Bull. A. e St. daini, anno Vili N. 427) ; Ptolomeo (140 dopo Cr.), lo chiama „Andékrion“ ; Plinio: „Mandetrium“ (Hist. Nat. Lib. III). Konjsko, del Comune politico di Clissa. — La villa è mentovata nei vecchi documenti; ,,quod Conustina nominatur“ (Cod. dipi. I 178 e Racki Mon. VII, 139). — Poscia, feudo dei Conti Tartaglia, loro concesso da Venezia, con formale investitura dei 16. Agosto 1685. Nell’anno 1685, dopo respinti i Turchi da Clissa, i Veneziani riacquistarono Duare, a merito dei villici del montano, condotti dal Comman-dante Tartaglia e dal Capitano paesano Vusio. — Il Tartaglia, combattendo corpo a corpo, uccise in quest’incontro l’ultimo commandante del forte staccato, ossia ,,Dizdaro" turco di „Koinsko”. Clissa, fra i monti Mosor e Kozjak. — Era colonia romana. — Nel-l’anno 852, ricordasi sotto il nome di ,,Clusan“, Corte di re Terpimiro („Curtis nostra Clusan“). — Nello stesso anno, Trpimiro fece donazione delle decime di Clissa all’ arcivescovato di Spalato. L’abate Kaer nel pregievole suo lavoro precitato, sull’ ubicazione di Audetrium, cerca di riabilitare la vecchia opinione, sulla base della descrizione storica della guerra dalmato-pannonica di Appiano e Dione Cassio, di ubicare cioè Andetrium a Clissa. Anche l’Abate Fortis (Viaggio in Daini. Voi. II pag. 48) scrive: „La Fortezza di Clissa è fuori d’ogni dubbio l’Andétrion di Diou Cassio — Lib. SS — e il Mandetrium di Plinio“. Costantino Porfirogenito ne fa derivare il nome dal greco „Kleisa“ — (clausura) corrispondente pienamente alla sua posizione, che chiude e difende le strade, che dal litorale conducono alla parte montana della Dalmazia e della Bosnia (Strassensperre). Nell’anno 992, era sede di una Zupania croata. Nel 1000, ricordasi quale primo podestà di Clissa, Florinus princeps. Nel 1103, re Colomano all’arcidiocesi di Spalato conferma il possesso „Clisie et ejus districtus“. — Nel 1171, fra gli Spalatini, fautori dell’imperatore Emanuele, mediante il duca Costantino, suo luogotenente, ed i Clissani partitanti pei re croati, si stringe la pace, passando così nello stesso anno anche Clissa sotto il dominio dell’ imperatore d’Oriente, dal 1171 fino l’anno 1180. — Nel 1210, re Andrea II donò Clissa al Conte Domaldo e nel 1217 ai Templari, rispettivamente al loro gran maestro Ponzio della Croce, luogotenente del Re. — Nel 1227, era possesso degli Spalatini. — Nel 1242, diede ricetto alla regina Maria ed alle figlie