Capitolo Quinto. Necessità d’ una riforma. — Renier Zeno, sua indole e suoi nemici. — Prima sua opposizione al Governo. — Conseguenze e bando dello Zeno. — Federico Corner, figlio del doge Giovanni, eletto cardinale contro le leggi della .Repubblica, motivo di nuova contenzione. — Altri abusi di potere della casa Corner. — Lo Zeno ritornato vi si oppone e vuole sieno rispettate le leggi. — Parole del doge. — Lo Zeno, allora del Consiglio de’ Dieci, domanda udienza dal doge. — Importanza di quel colloquio. — Ammonizione al doge. — Le elezioni de’ figli del doge a senatori, annullate. — Le cose però non quietano. — Lo Zeno assalito e ferito in Corte di palazzo. — Bando di Giorgio Corner figlio del doge. — Lo Zeno ritorna, è fatto di nuovo capo dei Dieci, continua ad inveire contro gli attentati alla pubblica libertà. — Tumultuosa adunanza del Maggior Consiglio. — Discorso del doge. — Violento procedere dello Zeno. — E’ decretato il suo arresto e poi il bando. — Commozione della città. — Domandasi una riforma del Consiglio dei Dieci. — Accuse e difese di questo. — Nuovi casi che lo discreditano vieppiù. — Zeno richiamato. — Nomina dei Correttori. - Controversia con Roma. — Lavori de’ Correttori e loro proposte. — Discussioni. — Conferma del Consiglio dei Dieci colle adottate correzioni. — Regolamento delle vesti dei magistrati. 1624. Il caso del Foscarini e l’evidente debolezza introdottasi nel Governo facevano sempre più sentire la necessità d’una riforma, necessità che si rese vieppiù manifesta, inevitabile per altri avvenimenti di non poco scandalo nella Repubblica. Morto dopo appena un anno di principato il doge Giovanni Contarini, oragli succeduto Giovanni Corner, nel 1624, quando Renier Zeno tornava da Roma ove era stato in ambasciata ordinaria a Gregorio XV, e poi come ambasciatore altresì al nuovo pontefice Urbano Vili, e delle due ambasciate faceva importante ed esatta relazio-