594 Io che non so nè dovevo mostrar di sapere di questd negotio cosa alcuna, mi son trattenuto sopra ragionamento generale col Vercellini, ma ben ho stimato convenirmisi, quantunque sia egli venetiano, per la qualità del discorso, et per servir quella dama di riferir, come faccio, il tutto riverentemente alle signorie vostre illustrissime et eccellentissime. 1622 a 26 aprile in Consiglio di X. Che la Scrittura presentata dal fedelissimo Giovanni Battista Lionello nodaro ordinario della Cancelleria alli Capi di questo Consiglio in proposito della contessa d’ Arondel, sia mandata alli Savii di Collegio perchè sopra di essa possano deliberar quello che stimeranno dover conferire al pubblico servitio. Exc. Cons. X. Secr. Róbertus Lio. 4. A. D. 1622, 28 aprile in Pregadi (1- Savij del Cons.0 assenti \ Che fatti venir nel Collegio la signora Savij de Terra Ferma j Contessa d’Arondel et l’ambasciator Savij ai Ordini < d’Inghilterra lor sia letto come segue. Il candore et la sincerità dell’ animo, col quale è qui ben degnamente riverita V. S. signora Contessa non può, nè deve essere da voci maldicenti in niun pur minimo conto derogata. A ragione però nella parte datacene da Lei col sig. ambasciatore riconosce (1) PiUe Deliberaaioui del Senato.