499 la forza numerica del nemico, le malattie che infierivano nel campo veneziano rallentavano le operazioni e obbligavano il capitan generale ad attendere nuovi rinforzi da Venezia. Quando questi giunsero, furono sempre più avanzati gli approcci (1), furono dati parecchi assalti ; (20 agosto) dagli Albanesi a dai Dalmati penetrati per una breccia, fu presa una torre (2) ; ma le perdite dei Veneziani erano assai gravi, molti tra’ principali loro capitani mancarono 0 pel ferro nemico o pel morbo, e tra questi ultimi, eb-besi miseramente a piangere lo stesso generale Konigs-mark (3). Tuttavia la consulta decidevasi ancora di proseguire con perseveranza ed ardore nella cominciata impresa (4). Ma alle deliberazioni del capo mal corrispondevano 1 subalterni, tra’ quali l’indisciplina e le inavvertenze erano cagione di gravi disordini (5). Le genti alemanne ad alta voce chiedevano di partirsene, e tenuta nuova consulta, vedendo avanzata ornai di troppo la stagione, proponeva il Morosini di ben fortificare gli alloggiamenti ed isver-narvi (6) ; ma tentati tutt’ i mezzi per indurre gli Alemanni a restare, nè vi riuscendo (7), fu necessità ordinare l’imbarco. Fu questo eseguito non senza molta confusione, perchè gran numero degli abitanti di Negroponte che si erano scoperti favorevoli ai Veneti, or temendo della collera dei Turchi, vollero seguirli sulle navi e nuove zuffe furono necessarie per respingere i nemici, che gl’ incalzavano. Così tristamente terminava una campagna cominciata (1) Dispacci Proveditori generali da mare, all’Archivio. (2) Disp. Prov. generali da mar (31 agosto). (3) Disp. Prov. gen. da mar, 7 agosto 1688. (4) Ib. 7 settembre. (5) Ib. 17 detto. (6) Scrittura presentata dai capi dell’ esercito sulla necessità della ritirata, stante il poco numerodelle truppe, le pioggie, lediserzioni, ecc. Muazzo, St. della guerra di Morea. Cod. MDCXLV, cl. \ II alla Marciana. (7) Disp. 21 ottobre.