VESZPRÉM 127 Nel museo vi sono poi oggetti di età più antiche : risalendo all’età della pietra e del ferro, notevoli collezioni dei tempi, dimostrano il costante travaglio dell’uomo primitivo, le sue iniziative e il suo ingegno nella lotta per l’esistenza. Venendo poi ad epoca più avanzata, il Museo custodisce tìbie, anelli, bottoni ed altri ornamenti di vestiti appartenuti ad Unni ed Avari, rintracciati in alcune tombe dissepolte. Nel corso degli anni si spera di ritrovare anche la tomba di Attila, tanto più che alcuni scritti del tempo hanno lasciato notizie del modo con cui fu sepolto. Ma la parte più caratteristica di questo Museo, è quella che riguarda l’industria locale. C’è tutto un reparto di piccoli oggetti, di minuzie, di quisquilie, fabbricate dai pastori magiari. Probabilmente allorché essi sostano con le loro mandre nelle solitudini sconfinate, allorché, appartati dal mondo, vivono quella vita primitiva fra cielo, terra, animali, allora, forse, si sbizzarriscono nelle piccole costruzioni in cui c’è tanta abilità, tanto gusto, tanta arte. Sono artisti questi pastori, artisti che sentono l’arte, non come levigata raffinatezza, ma come espressione immediata dalla loro anima. Il povero pastore, seduto su un duro macigno, avvolto nelle rozze pelli, con il bel volto abbron-