326 sussistere è necessario o che siano vinti dall’ armi austriache, o che dandosi alla protezione de’ Francesi sottomettino la loro libertà al dominio di quelli, ovvero che concludino la pace con Cesare; ad uno de’quali tre termini, continuando come ora le discordie de’ ministri e la poca prudenza de’ collegati, a che si possa finalmente condurre il partito de’ Protestanti, panni fare una diligente considerazione sopra quale d’ essi sarebbe a parer mio più proprio 1’ abbracciare. « E pensando al primo, che è di lasciarsi condurre a tal fine che debbia seguitare gli esempi degli antepassati che ai tempi noitri hanno guerreggiato con Ferdinando imperatore, credo che Cesare oppressa la libertà della Germania, assicuratisi li scettri e le corone, rinforzato di numerosi ed esperimentati eserciti d’armati, fatto cauto dall’ esempio proprio di non licenziare più le armate come con poca avvertenza fece a Memingen quelle di Fridland, (il Wallenstein) dando effetto al pretesto che tiene di rimetter il duca di Lorena per suo servigio scacciato, e discacciare ad istanza de’ Spagnoli, i Francesi d’Italia, seguendo la vasta ambi-tione austriaca di dominare, tutta la guerra debba finalmente voltare contro la corona di Francia e tutte le armi essere portate in Italia et in Lorena. Nel secondo che è di unire le armi de’ Protestanti di Germania alla potente Corona di Francia, e col fomento di questa opprimere la potenza della Casa d’Austria, parmi esser ancor questo un mercato da vendere a miglior prezzo la libertà d’Alemagna e col scacciar uno che è cattivo, eleggere un altro che è peggiore, essendoché trovandosi l’ambizione francese così bene desiderosa di dominare come quella d’Austriaci, impugnando il scettro che tiene la casa d’ Austria, coll’ istesso non solo darà esecuzione alli pensieri che tiene contro la Germania, ma contraccambiando la mala volontà de’ Spagnoli che hanno