166 schiettamente che i principi stavano ritenuti nel comunicare gravi cose alla Repubblica, perchè erano certi che venivano tosto rivelate, e raccomandava quindi di fare ogni più diligente indagine per iscoprire donde venisse sì grave disordine. Egli stesso vi si metteva con tutto l’impegno e ne aveva 1’ approvazione e le lodi degl’ Inquisitori (1). Zelante dell’ onore della sua patria, mentre a questa con tutto impegno serviva, sapeva in pari tempo rendersi aggradevole a’ principi ai quali era inviato, tanto che il Senato stesso si credette in obbligo d’indirizzare lettera speciale di ringraziamento al re Giacomo I d’Inghilterra per le dimostrazioni di onore e di benevolenza da lui usate al Fo-scarini, e di rendere a questo testimonianza di pubblica lode (2). Ma ecco ad un tratto venirsi a sapere che alcune lettere dal Foscarini dirette al suo governo, erano state vedute, ed orasene divulgato il contenuto. La partenza allora appunto avvenuta del secretario Scaramelli dalla casa dell’ambasciatore e ciò che questi scrisse (3), che lo Scaramelli nella sua qualità di secretario avea avuto nelle sue mani il sigillo e i registri delle lettere, fecero sì che naturalmente cadessero i sospetti sopra di lui, e a sostituirlo fu tosto mandato Giulio Muscorno (4), di cui a principio il Foscarini ebbe a chiamarsi contento, e lodavaùe la buona volontà (5). Ma poco stettero a manifestarsi segni di grave alterazione tra l’ambasciatore e il suo secretario. Covava questi sotto un piacevole esteriore un’ anima nera, un’ indole violenta, ca- delle deliberazioni del Senato et che perciò è necessario di credere che ci siano delle corrottele ». 23 Aprile 1622 (Archivio di Torino). (1) 2 Die. 1611 dispacci Inquisitori. Inghi'terra. (2) Secreta Senato 24 maggio e 21 sett. 1612. (3) 2 Agosto dispacci Inquisitori. W o Giugno Lett. a’ Capi. Registro Criminale, Cons. X, p. 46. (5) 2 Agosto Dispacci Inquisitori.