76 perata a tutelare la vita del suo consultore per l’avvenire. Fino dal 27 ottobre fu pubblicato un bando di grave pena « a chi osasse dare alcuna molestia od offendere per qualsivoglia modo la persona del rev. padre Paolo servita teologo della .Repubblica e soggetto di prestante dottrina, valore e virtù, e di bontà esemplare, molto benemerito della Signoria nostra et a noi grandemente caro » (1) ; gli si decretava nella piazza s. Marco o vicino ad essa una casa ove potesse essere sicuro e in pari tempo pronto ad ogni uopo che dei suoi consigli potesse avere la Signoria, con facoltà altresì di tenere presso di sè il padre M. Fulgenzio servita suo amico e quegli altri padri che a lui paresse, 1’ affìtto della qual casa sarebbe a carico del Governo, venivagli infine aumentata di altri ducati quattrocento l’annua provisione, onde potesse tenere una barca e fare quant’altro stimasse opportuno alla sicurezza della sua persona. Tutte queste cose inacerbivano sempre più gli animi e le querele tra Roma e Venezia non aveano fine. Maneg-giavasi specialmente da Roma di far partire da Venezia e trasferire colà i teologi e dottori che aveano scritto in favore della Repubblica, corxtinuavasi col mezzo dei confessori a mettere scrupoli circa al tenere o leggere i loro scritti (2), il patriarca stesso Vendramin avea mano in co-deste pratiche secreto e lasciava intendere parole contro la riputazione e dignità dello Stato, laonde chiamato a comparire e fattogli grave ammonizione, fu minacciato di peggio se così continuasse ; fu aumentata la provisione ai perseguitati teologi, e dichiarato quanto a’ loro scritti, che senza dubbio di menomo scrupolo potesse ciascuno liberamente (1) Il Papa si lagnò di quel Proclama tenuto troppo onorevole al frate e principalmente di quelle parole di prestante dottrina. Diap. Contarini. E cosi pure delle distinzioni fatte a fra Fulgenzio. (2) Lett. all’ amb. in Francia 22 genn. 1608?9 Deliberaz. Uomo.