248 nevole, beve parcamente, et è di poco sonno costumando di andar a dormire alle dieci ore della notte all’usanza della Germania et essere sempre in piedi alle quattro e tal ora prima. Li suoi esercizi sono entrare ogni giorno nel Consiglio e l’altro in andare alla caccia della quale ne gusta straordinariamente non lasciandosi mai impedire dalle sue devotio-ni per essere principe di zelo e pietà straordinaria. Osa Sua Maestà ogni diligenza per avere d’ogni parte musici eccellenti così di voce come di scienza d’ogni sorte d’istrumen-ti' onde in queste due professioni Sua Maestà spende assai, oltre che fa molte grazie e donativi a’sopra detti musici, et in questo stima di spender utilmente dicendo che gli servono per lodare Iddio e ricreare onestamente 1’ animo. Intende Sua Maestà e discorre bene di tutti gl’ interessi del mondo, de’ quali difficilmente si può trovar persona meglio informata, tuttavia non ha o non vuol avere Sua Maestà quella facilità nel risolvere che mostra nel discorso, dicendosi averlo così accostumato un padre Veliero, già suo confessore. Il principe di Ettemberg è assoluto padrone della volontà dell’imperatore, il quale ha tanto credito al suo Consiglio che per non perderlo, essendo per lo più S. E. impedito da qualche mal di podagra, colici od altri, va alle sue stanze et avanti il .suo letto fa consiglio, di più gustando S. E. star lontano dalla corte, molte volte che va in Sti-ria, Sua Maestà per il più non spedisce negotio importante senza sua saputa con spedirgli diversi corrieri ogni settimana. (1) Ma i Boemi persistendo nella loro resistenza, conferirono la corona della loro patria al palatino Federico, uomo non atto certamente a tanto peso in tempi sì calamitosi, e in cui sprovvisto di danaro, mal sostenuto dagli alleati si (1) Cod. LXIV, cl. VI. Relazione dello stato e forze della Germania e dei principi di essa.