48 niun valore, e raccomandava agli ecclesiastici continuassero come per lo innanzi alla cura delle anime de’ fedeli e al divin culto essendo « deliberazione nostra fermissima di voler continuare nella santa fede cattolica et apostolica et nell’ osservanza della santa Chiesa romana » pregando Dio Signore che inspirasse Sua Santità a conoscere la inutilità del Breve suo, il male oprato contro la Repubblica, e la giustizia della causa di questa ». Chiamati dal doge i suoi consultori, e principalmente il Sarpi, propose loro l’esame della questione dell’ appellazione contro il Monitorio al futuro Concilio, ed il Sarpi stese una scrittura (1) con cui rispondeva punto per punto alle obbiezioni e agli scrupoli e conchiudeva col riconoscere l’opportunità dell’appellazione. Tuttavia questa non fu fatta desiderando pur sempre il Governo di mostrare la sua deferenza al papa e deciso di dar prova, per quanto fosse possibile, della propria moderazione (2). Ma alla pubblicazione dell’editto il nunzio apostolico prese commiato, e rifiutandosi i Gesuiti di obbedire agli ordini della Repubblica di continuare nelle funzioni religiose, anzi affaccendandosi sottomano ad agitare le coscienze, fu loro intimato di par- (1) La protesta era sottoscritta da fra Paolo da Venezia servita, fra Bernardo Giordano, ira Michelangelo da Venezia, fra Angelo Andronici da Venezia, fra Camillo frate in s. Stefano, Erasmo Gri-gioni, M. A. Pellegrini pubblici consultori in jure. (2) La controversia fu sì lungi dal mettere Venezia in pericolo come alcuni pretesero di protestantizzare, che il residente toscano Nicolò Sachetti scriveva più tardi al suo governo a proposito della morte del Foscarini 30 aprile 1622: « la nobiltà, la quale piuttosto universalmente è inclinata alla pietà, e se mancassero alcuni pochi seguaci di questo fra Paolo i quali anche sono stimati piuttosto licenziosi che assolutamente empii, et contradditori dell’immunità ecclesiastica, per mero aggrandimento della propria Repubblica, si crede che in hreve tempo ella acquisterebbe fuori nome diverso da quello che ha adesso (d’irreligiosa) ». Carteggio dei residenti a Venezia ; Archivio centrale di Stato a Firenze. Brano di comunicazione gentilmente favoritomi da quel direttore chiar. cav. Luigi Passerini.