82 messe, non avvilito dalle calunnie. Qualunque sia il giudizio che altri portar voglia sul grado di sua ortodossia scemar non deve una linea a’ suoi meriti come uomo, come dotto, come cittadino ; e la storia che non deve farsi polemica, nè inquisizion religiosa, avrà sempre il diritto di enumerarlo ira i più illustri ch’essa registri nelle sue pagine. Roma dunque e Spagna erano quelle che davano più faccende alla Repubblica sul cominciare del secolo XVII, onde rinnovandosi ad ogni momento i sospetti di guerra aperta o di nascosta violenza, erale uopo mantenere grossi eserciti, fortificare i luoghi più esposti, incontrare alleanze, o adoperare una vigile e scaltra diplomazia. Costretta così tutta l’attenzione del veneziano governo a volgersi ai possedimenti di Terraferma, metter doveva ogni cura %. mantenersi in pace col Turco, il quale allora non meno di essa v’ inchinava (1) avendo altre guerre a sostenere in Ungheria ed in Persia. Un ambasciatore dello Scià Abas era venuto a Venezia il 5 marzo 1603 seco recando magnifici doni, come un manto tessuto d’ oro fatto fabbricare appositamente per il doge, simile ad altro già mandato in dono al re de’ Mogoli, poi un tappeto di velluto tessuto con oro e argento, altro tappeto quattro braccia lungo e largo tre (1) Nei fascicoli delle scritture turchésche nell’ I. R. Archivio di Vienna si trovano altresì i seguenti notabili documenti riguardo Venezia: 1. Lettera portata a Venezia ,per Calil ciaus (messo) di Hassàn granvisir data a Belgrado (marzo 1602), ringrazia la Repubblica di contenere gli Uscocchi, e di non aver soccorso il re di V ienna ; domanda che i soccorsi che devono venire dal re di Spagna non passino pel paese di lei. 2. Lettera di Hassan granvesir 1603, ha ricevuto al suo ritorno d’Ungheria le lettere del Dominio. 3. Lettera d’ Alì bassa 1604 in favore de’ Turchi bosnesi assassinati. 4- Lettera d’ Alì bassa in favore de’ Ragusei tributarii dal tempo di sultan Orcano (feb. 1604). 5. Lettera di s. Ahmed portata da Osman Ciaus 4 genn. 1605 relativa agli Uscocchi. 6. Lettera del sig. Turco presentata al Collegio da Natan Eschinasi hebreo figlio de Rabbi Salomon medico, fu 1’ istrumento della pace di 1572 (1604). 7. Recredentiale di Mocenigo sulla capitolatione di pace rinnovata.