Capitolo Primo- Condizioni d’Europa al principio del secolo XVI. — Sospetti della Repubblica circa alle mire di Spagna. — Offerta dedizione di Lagosta e degli Albanesi, rifiutata. — Carlo Emanuele e il Fuen-tes. — Prima vertenza della Repubblica col Papa. — Il Senato pei bisogni della guerra decreta un’imposta generale. — Gli Ecclesiastici vorrebbero andarne immuni. — Rimostranza del nunzio papale e risposta del doge Marin Grimani. — Morte di papa Clemente Vili, cui succede per pochi giorni Leone XI, poi Paolo V (Borghese). — Indole e intenzioni di questo. — Il Senato pone un limite ai beni del clero. — Rinnova i trattati col Turco. — Nuovo motivo di disgusto col papa per 1’ esame del patriarca Vendramin. — Si aggiunse il carcerimento di un canonico Saraceni per opera laida. — Poi d’ altro prete M. A. Brandolini. — Forti lagnanze del papa. — Risposta del Senato. — La famiglia Borghese ascritta alla nobiltà veneziana. — Mali uffici degli Spagnuoli col papa verso la Repubblica. — Giustificazioni di questa. — Rimostranza del nunzio e risposta del Senato. — La questione spagnuola più si riscalda. — Morte del doge Marin Grimani. — Elezione di Leonardo Donà doge LXXXX. — Il Senato consulta gli uomini più periti nelle leggi civili e canoniche. — Fra Paolo Sarpi. — 1 maneggi di Spagna trascinano il papa a passi estremi. — Concistoro solenne.—Monitorio. — Interdetto. — Opposizione del Senato e sue provvidenze. — Discorso del doge al nunzio apostolico. — Altre provvidenze della Repubblica. — Tutta 1’ Europa prende parte alla grande vertenza. — Travagli del papa, schiavo di Spagna. — Armamento della Repubblica. — Dichiarazione del doge all’ambasciatore francese circa all’ ortodossia della Repubblica. — Enrico IV ne assume la mediazione. — Difficoltà delle trattative. — Che finalmente riescono a buon termine. — Riconciliazione e suoi particolari. — Elezione di Gio. Contarini ad ambasciatore a Roma e sua commissione. Con poco lieti auspicii cominciava il secolo XVII, da per tutto maneggiandosi le armi, ed ove pur posavano, gli avviluppamenti delle cose davano ragionevole sospetto clie poco sarebbesi tardato a impugnarle. La pace di Yervins del 1598 fra Francia e Spagna, era stata precaria, non