843 troppo care dovendo pagare le materie prime, sminuivano gli opifìzii. I Rettori non mancavano di rappresentare al G-overno codesti disordini, e si ottenevano quasi sempre alcuni provvedimenti, ma il male era profondo, e stava in parte nelle erronee idee che ancora si avevano nel commercio, e in parte nel progresso che facevano le manifatture e i traffici negli altri paesi. Laonde cresceva la povertà: il Governo otteneva a stento che i possidenti portassero nella città la prescritta quantità di frumento pel deposito da vendersi a bassi prezzi ai poveri. I Monti di Pietà sì bene istituiti, e con maggior carità degli attuali, prestando fino a quaranta soldi gratuitamente, e il di più al solo interesse del 4 per cento, si trovavano spesso male amministrati e derubati da quelli che le città stesse vi deputavano. La giustizia altresì, non ostante tutte le buone leggi e gli sforzi del Governo, non vi era bene amministrata e mancava specialmente di forza. Laonde vane riuscivano le ammonizioni, i decreti, le nuove istituzioni del Governo, che sovente lamentavasi del pregiudizio che ne veniva alla giustizia (1) sulla cui base era fondata la Repubblica, e che aveala sempre considerata uno dei suoi primi doveri. Di gravi disordini erano causa nelle Provincie i privilegi conservati ai nobili, le loro prepotenze, i Bravi e Banditi che stipendiavano a dispetto di tutte le proibizioni e le minaccie e le punizioni severissime del Consiglio de’ Dieci, onde da Bergamo riferiva nel 1632 Alvise Loredan : « Ma un’ altra peste è restata negli uomini tristi, fierissima, et che partorisce danni gravissimi e sconSolatione infinita agli uomini da bene, perchè tanti e tanti sono li omicidi che si commettono, tanti gli assassinamenti e casi proditorii in quella città e territorio, che non si può dir di vantaggio, e ben lo (1) 10 Aprile 1624 e 27 die. 1677, Compii, leggi.