405 Rimase in quel dì la votazione pendente, riproposta la parte il 26, fu rigettata (1). Tuttavia essendo potente il partito che inclinava alla pace fu riproposta ancora nel gennaio 1648, e formulata la commissione da darsi al bailo a Costantinopoli (2). Diceva, dovesse procurare la ricuperazione delle due piazze perdute in Candia cedendo in cambio Tine e Parga, e promettendo un’annua pensione in danaro ; che se per la loro legge fosse impedito ai Turchi di restituire i luoghi acquistati, almeno si contentassero demolirli, e lasciarli in questo modo ; che quando non fosse possibile convenire su tali patti, facesse considerare come rimanessero ancora in potere della Repubblica le principali fortezze del regno, Candia, Suda, Spinalunga, Grrabusse ben presidiate e difese e difficilissime da espugnarsi, le quali tuttavia essa consentirebbe a cedere col resto del-l’isola purché ricevesse in cambio alcune piazze nell’Albania ; quando infine ricusando ogni partito, persistessero i Turchi nel voler il restante del Regno, « allora non potendo noi far altro, così conchiudeva la istruzione proposta, vi diamo col Senato facoltà di prometterlo, mentre però vediate di poter conchiudere uno stabile aggiustamento con la condizione di ricuperar le galee, artiglierie, armi e cose sacre, libertà a’ rappresentanti e sudditi di uscire a lor piacimento, affaticandovi anche perchè restino in possesso della Repubblica i luoghi occupati dalle nostre armi in Dalmazia, oppure almeno che qualche confine notabile d’interposizione di fiumi distingua il nostro dal dominio del Signor Turco in quelle parti, et se anco in questo vi fossero difficoltà, accorderete in fine che siano terminati et- sta- (1) Deliberazioni Costantinopoli. La votazione fu 37, 74, 24. (2) Ibid. 17 g"nn. 1647?8. Tutti questi particolari or qui si danno per la prima volta, e mutano di molto quanto fu scritto finora.