339 pure alla Chiesa l’occupato dai Collegati e impegnandosi la Francia pel puntuale adempimento dei patti. Fu intanto accettata una tregua, finalmente il 1.° maggio 1644 fu in s. Marco pubblicata solennemente la pace (1), ottenuto essendosi lo scopo della lega, cioè la redintegrazione del duca Odoardo. Questo venne a ringraziare la Repubblica della sua efficace protezione, e la lega fece uffici di grazie verso la Francia per la cui opera erasi pervenuto a recare ad effetto una pace di cui la povera Italia da tanti anni agitata e conquassata sentiva estremo bisogno. (1) Commemoriali XXIX, da 1644 a 1696. Ratificazione della pace fra papa Urbano Vili, il re Cristianissimo, il papa e i Collegati, cioè la Repubblica di Venezia, il granduca di Toscana, il duca di Modena, 18 aprile 1644. Per essa stabilivasi che: 1) il duca consegnerebbe al papa la terra del Bondeno e la Stellata ritirandone le sue truppe, e lasciando parimente libero ogni altro luogo dello Stato ecclesiastico ; 2) demolirebbe le fortificazioni al Bondeno, trasportandone però le artiglierie, le armi, i viveri, ma restituendo i pezzi presi a Castiglione del Lago e altrove ; 3) il papa assolverebbe dalla scomunica, leverebbe l’interdetto e perdonerebbe ogni cosa passata ; 4) il papa per sua somma benignità restituirebbe al duca Odoardo, ''astro con tutti gli altri beni confiscatigli, facendone però demolire le fortificazioni ; 5) per il presente trattato non acquisterebbe esso duca alcun nuovo diritto, e prometterebbe non dar molestia ad alcun Ruo suddito per aver servito Sua Santità in questa guerra, concedendo altresì libero ritorno e rintegrazione agli ecclesiastici che in causa di quella si fossero allontanati. Lo stesso farebbe anche il papa verso i propri sudditi : sarebbero liberati e restituiti i prigioni, il duca disarmerebbe, limitandosi ai soliti presidii. La pace porta la data di Ferrara 31 marzo 1644, Dumont VI, I, 297.