72 UNGHERIA le gioie domestiche, che cantò con accenti dolci, teneramente appassionati. E la fama venne un giorno a trovarlo nella sua rustica casetta, a portargli il plauso di una folla commossa. Ne sorrise il poeta, già compreso in un altro grande sogno di gloria, che forse fin da piccolo aveva veduto balenare laggiù, quando i suoi occhi vagavano lontano, lontano, oltre gli sconfinati orizzonti natii. Alla libertà anelava il suo istinto indomito, ma la sua terra era schiava. L’eroe, predestinato al sacrificio, sorse ed abbracciò la missione, con tutto il fervore della sua giovinezza. Protestò, infiammò gli animi con inni battaglieri, in cui riversò tutto 1’ impeto e l’irruenza focosa dell’anima sua, pari al selvaggio furore dei venti, ai terribili uragani della puszta. Tutti ascoltarono l’appello e corsero, sotto le sue bandiere, alia libertà, alla redenzione. L’eroe partì per la più santa delle battaglie, ma non tornò a rivedere la sua terra... Fu atteso per anni e anni con ansia trepida, con segreta speranza ; nulla più si seppe di lui : oggi è « un mito » ! Abbiamo oggi visitato la casa di Petofi, impropriamente chiamata così, perchè mai ospitò il poeta. Soltanto contiene una preziosa raccolta che