80 mire, ed io anderò a Dio donde siamo venuti». L’ afflitto amico obbedì piangendo, ma tornò tosto cogli altri frati e col priore che tutti insieme si adunarono intorno al letto del moribondo, e posti in ginocchio intuonarono le orazioni dei morti, cui egli accompagnò sotto voce ; si raccomandò 1’ anima da sè stesso ; ed in quel funereo momento in cui 1’ uomo non ha più pensieri fuorché per la eternità, ei n’ ebbe ancora per la sua patria, e le sue ultime parole furono : Esto perpetua. E fatto uno sforzo per mettersi le braccia in croce, fissò gli occhi al crocifisso, poi gli socchiuse alquanto, chinò il capo e spirò ». Erano le otto ore di notte del 14 gennaio 1622 (1) secondo il calendario veneto, e del 1628 secondo il computo comune (2). Il Senato diede il 21 gennaio notizia della perdita di tant’ uomo a Roma e alle varie corti colle espressioni del più sentito dolore e colla descrizione della religiosa sua morte e del concorso degli ordini de’ Mendicanti, Domenicani, Francescani, Eremitani e Carmelitani alle sue esequie, con gran seguito di popolo ; ordinò fossero raccolti i suoi scritti siccome molto diligenti, prudenti e grandemente giovevoli ai negozii della Repubblica (3) ; decretò un monu- (1) Cicogna Iscrizioni, I. 92. (2) Biografìa di fra Paolo Sarpi di Bianchi Giovini. La Vita di fra Paolo scritta di proprio pugno di fra Fulgenzio Micanzio conservasi all’ Archivio con un proemio che manca nella stampa e pubblicato da Cicogna Iscrizioni V, 602. (3) 7 Febbraio 1622 m. v. Fin dal 19 ott. 1613 il Senato avea decretato « che il libro di fra Paolo ove sono raccolte tutte le terminazioni della Rep. in materia di eresia fatte dal Consiglio de’ Dieci, Senato e Collegio abbia sanzione pubblica e i nobili assistenti ne diano copia ai Rettori d’ogni città per 1’ esatta osservanza con obbligo di consegnarlo ad ogni successore ». Deliberazioni Roma 31. Poi 24 marzo 1623 il Senato incaricava Girolamo Landò di far copiare da fra Marco copista di cui si valeva fra Paolo, tutte le minute di questo in carattere chiaro e da unirsi in libri con bella legatura. Delib. Roma.