252 Giace la Valtellina come striscia di terra frapposta tra il Tirolo e levante, il Milanese a ponente la Rezia a tramontana e i territori di Brescia e Bergamo a mezzogiorno ; la percorre il fiume dell’Adda, che sbocca nel lago di Como. Benché in sito montuoso, abbonda di grani, di vini e d’armenti che oltre a supplire ai bisogni propri offrono proficuo ramo di commercio. Negli abitanti, siccome di mezzo tra Germania e Italia, si confondono le lingue tedesca e italiana, le religioni protestante e cattolica, le abitudini, le occupazioni. Soggetta ai Grigioni protestanti, il partito cattolico che era il più numeroso, aspirava a scuotere il giogo, nel tempo stesso che per particolari interessi, come importantissimo passo, ambivano a farvi prevalere la propria autorità Spagna, Francia, i Veneziani. Veniva dunque la Valtellina il pomo della discordia, un campo sempre aperto a tutt’ i maneggi e alle arti di quelle potenze, ma specialmente della casa austriaco - spagnuola, che per 1’ occupazione di essa’avrebbe unito i proprii Stati di Germania e d’Italia. Al qual proposito così scriveva il secretano veneziano Padavino da Coira 11 luglio 1603 : «Uno di questi signori principali mi disse : Gran cosa è questa che Spa-gnuoli hanno speso tant’ oro per sovvertire la Franza, s’intitolano difensori del Cattolicismo, professano nemicitia con tutt’ i popoli della nuova religione, e sotto pretesto appunto della fede cattolica hanno sostentato le guerre di Fiandra, e con effusione di tanto sangue e di tanti tesori che sariano stati bastanti a debellar il Turco, in modo che pare adesso che il paradiso sia preparato per loro soli e dall’ altro cauto tentano diversi mezzi con offerte e con doni di collegarsi con noi ancora, li quali siamo pur evangelici e mettono mano alle minaccio e a’ protesti, strepitano e gridano della nostra unione con Franza ; e alli cinque Cantoni svizzeri, confinanti col Milanese e compresi nella grande