398 che devono restar presso gl’ Imperiali. Poco dopo gl’ Imperiali medesimi sono andati, cioè il conte di Nassau e Val-mor, nella casa di Servien ; Lamberg et il Crani in quella dell’ Oxenstierna, dove parimente sono stati sottoscritti gli instrumenti della pace che devono restar presso le Corone. Questi quattro instrumenti poi sono stati portati nel luogo dove d’ ordinario si congregano li Stati d’imperio, e quivi dai medesimi sottoscritti, con che si è dato fine ad un periodo senza esempio nel mondo e di dodici anni d’impiego, compresi li sette primi, consumatisi nell’aggiustamento dei preliminari che piaccia a sua Divina Maestà sigillare con le sue benedicioni a sollievo dei bisogni presenti di Cristianità in particolare... ». Le disposizioni principali di quei trattati concernevano 1’ ordinamento dell’ Alemagna, la libertà religiosa e l’ingrandimento territoriale della Francia e della Svezia. L’ Europa centrale si trovò riordinata su nuove basi ; la Francia, costituita mallevadrice della conservazione del sistema federativo dell’Alemagna, riusciva a compenso dei suoi servigi a stabilirsi sulla tanto desiderata sponda del Reno. Alla potenza dell’Austria era posto freno pel contrappeso della Francia, della Svezia, de’ principi protestanti della Germania ; pubblicata per la prima volta la libertà di coscienza, un nuovo diritto delle genti fondato non più sulla comunione del culto, ma sull’indipendenza degli Stati, venne a prevalere nel sistema europeo. Tali furono le conseguenze del trattato di Westfalia (1). (1) La Repubblica era compresa nel trattato e nominata anzi espressamente, attribuendole il merito dell’ aver condotto a buon termine la mediazione. Laonde leggesi nel proemio : Tandem divina bonitate factum est, ut annitente Serenissima República venata, cujus consilia tliffìcillimis Christiani orbis temporibus publicae saluti numquam defuere, etc. Intervejitu et opera illustrissimi et eximii senatorisque veneti Dni.