224 levargli il suffragio, perchè una persona perpetua e di tanta autorità in un tribunale di 3Ì piccolo numero d’individui composto, troppo facilmente acquistava grande potere, come veniva comprovato dall’esempio del doge presente; alcun altro disegnava come grande abuso che due che tra loro si cacciavano di cappello (1) potessero trovarsi insieme in così picciol Consiglio, l’uno come Consigliere del doge, l’altro de’Dieci ; altri additavano come maggiore abuso che una stessa persona potesse, a così dire, perpetuarsi nel Consiglio, facendosi creare un anno membro di questo, e un altro Consigliere ducale ; altri ancora biasimavano nel Consiglio l’autorità ch’egli si era arrogato di creare magistrati come aver fatto degli Esecutori alla Bestemmia e dei Proveeditori sopra i monasterii delegando loro anche il proprio rito, così estendendo sopra misura i suoi poteri, tanto che istituito a principio per pochi casi e bastandogli quindi il ridursi una volta la settimana, ora gli si erano accresciute per modo le faccende che non gli bastavano tutt’ i giorni vacui del Pregadi, ma gli era bisogno crearsi magistrati coadiutori, e in virtù di qual legge o di qual convenzione? La creazione de’magistrati essere di spettanza del Maggior Consiglio, e troppo grave torto derivargli, se mentre esso elegge i Signori di notte forniti di un’autorità limitata, con forme legali e atti sottoposti alla censura ed all’ autorità d’altri Consigli, si vedesse un altro picciol Consiglio composto di diciassette individui arrogarsi di eleggere altri magistrati con autorità inappellabile e rito straordinario; esser bene di dovere che i bestemmiatori e i violatori dei sacri monasteri fossero severamente puniti, ma da giudici riconosciuti dal Maggior Consiglio ; le Quarantie essere più antiche e di maggior numero composte che non (1) Cacciai• di cappello cioè escludere dalla votazione per parentela od altro motivo.