301 avendo ricevuto in custodia la rocca di Valezo con obbligo e offerta sua di sostenerla tre giorni almeno, abbia quella in poche ore abandonata, dando fuoco alle munizioni con gravissimo danno pubblico, il che potè anco servir per segno alli nemici dell’ abbandono di detto loco » (1). Fu il Sagredo condannato alla privazione del grado di procuratore e a dieci anni di carcere alla luce ; gli altri furono assolti (2). Il fatto di Yaleggio fini di togliere l’animo al duca, e fecelo crescere ai Tedeschi, i quali dal borgo di s. Giorgio insignoritisi della porta del Castello, mentre per finto attacco contro porta Pradella era accorso da quella parte il grosso del presidio, entrarono sul mezzo giorno del dì 19 di luglio 1630 in Mantova, tanto improvvisamente che il duca ebbe appena il tempo di ritirarsi colla principessa Maria e col figliuolino nella fortezza di Porto. Colà le truppe non potendo tenersi, capitolarono con facoltà di ridursi nelle terre del Papa. Ritiratisi infatti a Melara sul Ferrarese vi ebbero onorevole accoglienza dal Cardinal Sacchetti legato, e sussidii di danaro dalla Repubblica, Intanto Mantova eia messa a sacco e a ruba dalle efferate genti tedesche, che vi commisero orrori ; tutto il presidio veneziano, lo stesso residente Businello furono fatti prigioni. Il sacco di Mantova sbigottì ognuno, e tardi ebbe a sentire Carlo Emanuele le funeste conseguenze delle sue operazioni, che tanti mali aveano apportato alla misera Italia. Vedendo il suo Stato quasi interamente nelle mani de’ Francesi, quello di Mantova degli Spagnuoli e Alemanni, fu colpito da tale dolorosa emozione che postosi a letto in tre giorni morì in . (I) Si è qui rapportato quest’ atto siccome quello che spone le circostanze del fatto, variamente narrate dagli storici. (2) Lett. Rettori 24 sett. 1630.