225 il Consiglio dei Dieci, ed avere maggiore quantità di cause da espedire, ma non perciò crearsi esse da sè medesime magistrati suffraganei, nè crescere arbitrariamente il numero delle loro riduzioni. Nè qui fermavansi le riprensioni di alcuni, ma passando più oltre biasimavano la creazione degli Inquisitori di Stato solita farsi dal Consiglio dei Dieci con tanta autorità da potere uno solo inquiriré e far ritenere. «I nostri maggiori, ei dicevano, essere stati di tanta prudenza, che avendo voluto che delitti gravi fossero puniti, ma che nello stesso tempo alcuni cittadini non divenissero troppo potenti, aveano circoscritto maggior brevità di tempo ai magistrati più autorevoli, tra i quali tenendo primo luogo i Capi del Consiglio dei Dieci, vollero che un mese solo durassero ; ma ora creare il Consiglio dei Dieci un magistrato più formidabile che dura un anno intero. L’inquisizione delle cose di stato perchè non potrebbesi agli stessi Capi raccomandare ? Troppo lungo essere un anno per tanta autorità, che se avvenisse fosse fatto inquisitore un soggetto incauto o di facile impressione, potrebb’essere la rovina di molti innocenti, com’era successo negli anni passati. » Ma altri volendo penetrare più addentro in siffatto negozio, stimavano impossibile farsi al Consiglio de’ Dieci tale correzione da renderlo accetto ad un gran numero che non lo voleva, e perciò dicevano che il rimedio del male non era da attendersi da prescrizioni di regole, ma da qualche nuova costituzione che potesse farlo grato all’ universale ; a tutti gli altri Consigli poter partecipare tutte specie di nobili, nè esservi alcuno che non avesse speranza d’entrare un dì in una Quarantia o nel Pregadi, ma al Consiglio de’ Dieci pochi poter pervenire e solo quelli che sono di più grossi averi, da qui nascere l’odio, da qui le vociferazioni che negli anni scorsi, quando fu avviato il processo contro quelli che nel Maggior Consiglio aveano usato fraude Vol. VII. 29