307 e d’inviare una lampada del valore di seimila ducati alla Casa di Loreto (1). La prima pietra della nuova chiesa dovea esser posta il 25 marzo, giorno dell’ Annunziazione, e commemorativo della fondazione di Venezia, ma essendo in quel giorno il doge indisposto della salute, ne fu protratta la cerimonia al 1.° di aprile (2). Il 6 settembre di quell’ anno 1631 cominciarono i lavori, e il 9 novembre del 1687 fa consacrato il nuovo tempio. Intanto pubblicatosi il 28 novembre in nome del doge Francesco Erizzo e d’ordine del magistrato della Sanità esser la città affatto libera dal contagio, fu l’annunzio accolto con lietissime grida del popolo, con suono delle campane, sparo di artiglierie, fuochi d’allegrezza. Fu tosto ordinata solenne processione ad una chiesa eretta provvisoriamente di legno, sul sito ove poi sorse il magnifico edi-fizio che tuttora ammiriamo, sul disegno di Baldassare Longhena, edifizio non ostante i suoi difetti, imponente, pittoresco, ornato di molte e stupende opere di pittura e scoltura. Bellissimo era il giorno, immensa la calca del popolo sulla Piazza di s. Marco tutto splendidamente addobbata, preziosi quadri erano esposti lungo le Procuratie, tra’ quali uno di Bernardino Prudenti rappresentante la Madonna ap-pcggiata alla futura chiesa della Salute, supplicata da s. Marco, dal Beato Lorenzo Giustinian, da s. Rocco e s. Sebastiano. Su tutta la strada, dalla porta maggiore della chiesa di s. Marco alla calle Giustinian a s. Moisè, erano disposti tanti archi coperti di panno bianco che conducevano ad nn ponte di barche ben ornato, pel quale la processione do- (1) Parti relative alla chiesa votiva, alla lampada ecc., in Com-fnem. XXXIII 16 agosto 1631. (2) Dicesi fondato sopra 1,156,657 pali.