1B7 Intanto essendo riuscito ai Napoletani di far pervenire mediante il padre cappuccino Lorenzo da Brindisi, i lamenti loro contro il tristo governo d’Ossuna al re Filippo III, egli cercò confutarli con dichiarazioni del tutto contrarie strappate colla forza del terrore. Ma alla notizia che quelle accuse non erano rimaste senza effetto diede nelle furie (1) ed era a prevedersi eh’ egli avrebbe fatto qualche eccesso per non essere rimosso. Difatti ei si diede a raccoglier truppe, imprigionò il vecchio duca di Vetri, che si opponeva a’ suoi violenti propositi, e credendosi abbastanza forte per numerose truppe di francesi e valloni a lui devote, mentre pur sapevasi odiato dai cittadini, scaduto di riputazione alla corte, divisò sostenersi anche contro la volontà del re e trascorrere all’ uopo fino all’ indipendenza. Un suo fidato, il marchese di Ohateauvilain, ne dava una notte dei primi di maggio qualche cenno al residente veneziano, ed il duca cambiando modi, si mostrava tutto benevolo alla Repubblica. In una conferenza collo Spinelli, che insisteva sulla restituzione di certe robe predate, le mille volte promessa e non mai eseguita, ad un tratto cambiando discorso gli disse della debolezza in che allora trovavasi la casa d’Austria, l’imperatore esser prossimo a cadere, profondi e irreme-diabili il mal ordine e il mal governo di Spagna, onde ognuno avea a pensare a provvedere per sè. Lo Spinelli tornava sull’ argomento delle robe, e per quel dì il viceré non ne Alvemia nel suo passaggio da Venezia a Roma recandosi in Francia : « Primi motori di questa congiura chiama spagnuoli a’ quali disse doversi aver considerazione particulare poiché tendevano ogni sorte d’insidie alla città. Soggiunse uno de’ suoi principali signori, esser impossibile anco a qualche migliara di gente il sorprenderla essendo tanto popolata di sudditi così ben affetti, et a ciò risposi che le previsioni delle Eccellenze Vostre ordinarie di questo Governo sono tali e così ben distribuite alla sicurezza della medesima che se ne vedevano gli effetti corrispondenti alla maturità doi consigli». (1) Spinelli 29 gen. 1619220.